La domenica che i cristiani legati, a qualunque titolo, a Papa Giovanni Paolo I Albino Luciani aspettavano da mesi è arrivata: oggi, domenica 4 settembre, nel corso di una Santa Messa celebrata all’aperto in Piazza San Pietro (Città del Vaticano), Papa Francesco ha proclamato beato colui il quale salì al soglio pontificio dopo essere stato per 11 anni vescovo di Vittorio Veneto e poi patriarca di Venezia.
Un pontificato brevissimo ma che è rimasto scolpito nella memoria di numerosissimi fedeli. Molti gruppi si sono attrezzati dal Veneto e non solo per raggiungere Roma con qualunque mezzo (anche a piedi) in un weekend dedicato interamente alla figura di Luciani, iniziato ieri con la Veglia di preghiera nella Basilica di San Giovanni in Laterano (qui e qui i servizi di Qdpnews.it) e che è proseguito oggi con la cerimonia in mondovisione presieduta da Papa Bergoglio.
Autorità civili e religiose e fedeli di ogni età si sono dati appuntamento già prima delle 10.30, accolti da un cielo uggioso e a tratti anche piovoso che non ha comunque scoraggiato l’accesso alla piazza. Giustamente puntigliosi i controlli di Polizia e Carabinieri agli ingressi: tutti gli zaini vengono ispezionati all’interno.
La Santa Messa è stata preceduta dalla recita del Rosario, iniziata alle 9.45. Ecco la cronaca “Live” di Qdpnews.it:
ORE 10.20: La cerimonia sta per iniziare sotto una pioggia battente: moltissimi gli ombrelli aperti e i ponchos indossati. Si sentono distintamente anche tuoni.
ORE 10.25: Papa Bergoglio presiede la celebrazione, iniziata con 5 minuti di anticipo.
10.28: Il vescovo di Belluno – Feltre, monsignor Renato Marangoni, formula in latino la richiesta di beatificazione. Il cardinale pievigino e postulatore Beniamino Stella illustra, sempre di fronte al pontefice, la biografia di Luciani. “Il suo fu un pontificato breve ma esemplare” ha detto Stella.
10.36: ALBINO LUCIANI È BEATO. Papa Bergoglio ha pronunciato la formula in latino, seguita da un lungo applauso dei fedeli presenti in piazza sotto una pioggia scrosciante.
Sulla facciata della Basilica di San Pietro è comparso l’arazzo “The smiling Pope. Portrait of John Paul I” realizzato in quest’anno da Yan Zhang. Viene esposta anche una reliquia di Luciani.
10.45: Numerose le autorità presenti in piazza San Pietro. Le telecamere di Vatican Media (l’ex Centro televisivo Vaticano) hanno inquadrato per alcuni secondi il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la cui presenza era stata data per probabile nei giorni della vigilia. Presente anche il primo ministro del Principato di Monaco. In Piazza San Pietro anche, tra gli altri, il ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin, il sindaco di Canale d’Agordo Flavio Colcergnan. Prima dell’inizio della cerimonia, secondo quanto circola in ambienti della Santa Sede, c’è stato un breve incontro privato tra Bergoglio e Mattarella in Vaticano.
10.54: Anche alcuni seminaristi della Diocesi di Vittorio Veneto prestano servizio durante la cerimonia.
10.56: Il diacono della Diocesi di Vittorio Veneto don Marco Gaiotti, 27 anni, si appresta a leggere il brano del Vangelo.
11.11: Si è conclusa l’omelia di Papa Bergoglio dedicata, oltre che all’approfondimento delle Letture del giorno, anche alla figura di Luciani: “Il nuovo Beato ha vissuto nella gioia del Vangelo, senza compromessi (…) Seguendo l’esempio di Gesù, Luciani è stato pastore mite e umile. Considerava se stesso come la polvere su cui Dio si era degnato di scrivere (…). Con il sorriso, Papa Luciani è riuscito a trasmettere la bontà del Signore. E’ bella una Chiesa con il volto lieto, sereno, sorridente, una chiesa che non chiude mai le porte, che non inasprisce i cuori, non si lamenta, non cova risentimento, non è una Chiesa arrabbiata, non è insofferente, non si presenta in modo arcigno, non soffre di nostalgie del passato cadendo nell’indietrismo. Preghiamo questo nostro padre e fratello perché ci ottenga il sorriso dell’anima, quello trasparente, quello che non inganna. Chiediamo quello che lui stesso era solito domandare: “Signore, prendimi come sono, con i miei difetti e le mie mancanze, ma fammi diventare come tu mi desideri. Amen”.
11.25: da alcuni minuti le forti piogge sopra piazza San Pietro sono cessate.
11.30: la Santa Messa prosegue con la Liturgia eucaristica. Concelebrano i cardinali Parolin, Stella e Semeraro.
11.33: la Festa del Beato Albino Luciani sarà il 26 agosto, giorno della sua elezione a pontefice nel 1978.
11.44: Viene distribuita la Comunione ai fedeli presenti in piazza. La celebrazione volge dunque al termine.
11.53: Papa Bergoglio saluta i fedeli arrivati dalle diocesi di Belluno – Feltre, Vittorio Veneto e Venezia, che “rispondono” con un’ovazione. Tocca ora alla recita dell’Angelus.
11.57: Il pontefice si alza in piedi e benedice la folla. Segue l'”Ite Missa Est” che segna la conclusione di questa celebrazione che rimarrà per sempre impressa in chi ha conosciuto o ha tuttora come punto di riferimento Albino Luciani.
12.06: Giro in “Papamobile” per il pontefice tra le ali di folla di una Piazza San Pietro finalmente assolata, che lo acclamano mentre benedice accompagnato dal suono delle campane.
+SEGUONO APPROFONDIMENTI+
Biografia del nuovo Beato Albino Luciani, Papa Giovanni Paolo I:
Nasce a Forno di Canale, oggi Canale d’Agordo (Belluno), il 17 ottobre 1912. Il 7 luglio 1935 è ordinato sacerdote. Dal 1937 al 1947 è vicedirettore del Seminario Gregoriano di Belluno, dove insegna teologia fino al 1958. Il 17 ottobre 1942 consegue la licenza in teologia e il 27 febbraio 1947 il dottorato presso la Pontificia Università Gregoriana. È nominato vicario generale della Diocesi di Belluno il 6 febbraio 1954. Il 15 dicembre 1958 viene preconizzato da Giovanni XXIII vescovo di Vittorio Veneto. Dal 1962 al 1965 partecipa alle quattro sessioni del Concilio Ecumenico Vaticano II. Il 15 dicembre 1969 è nominato alla sede patriarcale di Venezia. Viene creato cardinale da Paolo VI il 5 marzo 1973. Il 26 agosto 1978 sale al Soglio di Pietro con il nome di Giovanni Paolo I. Il 28 settembre 1978 muore, il 4 ottobre viene tumulato nelle Grotte Vaticane.
(Hanno collaborato Simone Masetto e Beatrice Zabotti. Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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