Che fosse uno spacciatore “di rango” di hashish e marijuana, con clienti da lunga data, tra le province di Venezia e Treviso, i militari dell’Arma l’avevano intuito da tempo, e ne hanno avuto ora definitiva conferma. Su decreto di perquisizione emesso nei giorni scorsi dall’Autorità giudiziaria veneziana, che ha recepito i fondati sospetti dei Carabinieri trevigiani, è infatti scattato il blitz nell’abitazione di un 31enne di Quarto d’Altino, in provincia di Venezia.
I militari operanti, della Stazione di Casale sul Sile, una volta entrati nell’abitazione dell’indagato si sono trovati di fronte a un vero e proprio “bazar della droga” con quantitativi di marijuana e hashish contenuti in vasi di vetro, ciotole e contenitori in plastica e cellophane “sotto vuoto” riposti in armadi, pensili della cucina, mobili del salotto e in frigorifero: 1.450 i grammi di marijuana e circa 170 quelli di hashish complessivamente sequestrati, unitamente alla somma di quasi 7 mila euro in contanti, ritenuta provento dell’illecita attività.
Due coltelli, un tagliere e un bilancino di precisione facevano parte del “kit” in possesso dell’arrestato, che, andato in escandescenze nel corso dell’attività di polizia giudiziaria, oltre che per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti dovrà ora anche rispondere dell’accusa di resistenza a Pubblico ufficiale. Convalidato l’arresto, per l’uomo il giudice ha disposto per il momento l’obbligo di firma nel Comando dell’Arma territorialmente competente.
In una distinta operazione antidroga, i Carabinieri di Vittorio Veneto, all’esito di una perquisizione domiciliare d’iniziativa a carico di un soggetto già destinatario di misura alternativa alla detenzione a seguito di condanna penale, hanno denunciato mercoledì scorso un 43enne della zona: in casa, l’uomo teneva una sessantina di grammi di marijuana e materiale per il confezionamento dello stupefacente, e in giardino due piante di cannabis. Il tutto è stato posto sotto sequestro.
Informata l’Autorità giudiziaria, la stessa ha tempestivamente emesso un’ordinanza di sospensione della misura alternativa di cui beneficiava il denunciato disponendone il contestuale arresto, eseguito nella mattinata odierna dai Carabinieri vittoriesi che hanno accompagnato quindi il 43enne nella Casa circondariale di Treviso.
(Foto: Carabinieri).
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