Nell’ultimo giorno senza Palafenderl, Vittorio Veneto stamane ha voluto dedicare un convegno all’auditorium da 200 posti che sarà inaugurato domani pomeriggio. Un progetto di inclusione e di cittadinanza attiva che, come evidenziato dai relatori, ha ben pochi precedenti.
Dall’assessore alla cultura Antonella Uliana, al presidente della Consulta culturale vittoriese Guglielmo Scarabel, passando per l’avvocato Silvano Ciscato e per il sociologo Edgar Serrano, tutti gli interventi hanno raccontato l’avventura sociale di un’opera da 400mila euro resa possibile dall’autotassazione di singoli cittadini e associazioni che hanno raccolto ben 200 mila euro.
Carlo De Poi, presidente dell’associazione Palafenderl, ha reso bene l’immagine: “L’isola che non c’era adesso c’è”. Nelle parole del primo cittadino di Vittorio Veneto Roberto Tonon, l’orgoglio della città per la felice conclusione di una storia nata ben 26 anni fa. Dai primi cortei del 1993 a risvegliare le coscienze, ai progetti “regalati dagli architetti”, passando per la tensostruttura e per le raccolte fondi, la storia del Palafenderl rappresenta bene un quarto di secolo di storia di Vittorio Veneto. La città adesso, anche grazie al Palafenderl, si prepara a vivere una primavera culturale.
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(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
(Intervista video a cura di Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
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