La chiesa di Santa Giustina riacquista lo splendore del 17esimo secolo. Nassuato: “Intervento complicato, ora leggibilità complessiva e integrale dell’opera”

La chiesa di Santa Giustina
La chiesa di Santa Giustina

Da alcune settimane i fedeli della parrocchia di Santa Giustina possono ammirare e apprezzare l’intervento di manutenzione di chiesa e campanile, che ha riportato le due strutture a nuova luce e all’antico splendore.

Le due opere parrocchiali sono state infatti oggetto di un lavoro di restauro conservativo, oltre che del ripasso del manto di copertura della chiesa, in particolare per i danni provocati da una tempesta che ne aveva sconquassato l’impianto dei coppi. Ora, il risultato è sotto gli occhi di tutti.

“L’intervento si è presentato piuttosto complicato – spiega l’architetto Fabio Nassuato -. La chiesa presenta all’ingresso un piccolo atrio, con una finitura particolare ed elementi storici lapidei: a questo si aggiungevano ulteriori finiture diverse all’esterno. L’esigenza di fare dialogare il tutto in modo armonioso ha rappresentato la fase più complessa dell’intervento, considerando da un lato la logica di conservazione, e dall’altro comprendendo che si doveva operare una sorta di interpretazione per studiare l’aspetto finale”.

“Attraverso il recupero di alcuni elementi originali – prosegue – dopo l’intervento di pulitura e integrazione, siamo arrivati a ottenere la finitura definitiva, che è sostanzialmente quella del diciassettesimo secolo: si tratta di un periodo di grande trasformazione della chiesa, a cui risale anche l’iscrizione che abbiamo ritrovato nella cella campanaria, e quindi abbiamo recuperato, ripristinato, integrato la finitura di quel periodo”.

“Ovviamente – precisa Nassuato – abbiamo dovuto considerare gli interventi eseguiti anche nel secolo scorso, alcuni removibili e altri meno, cercando di allineare le scelte finali”.

“L’esito è molto soddisfacente – commenta -: dà alla chiesa una leggibilità complessiva, integrale, superando la condizione precedente frammentata e disarticolata. Adesso, pur notando gli elementi successivi, la trasformazione si può seguire secondo un principio di unitarietà”.

“Rispetto al preventivo, i tempi e i costi sono stati rispettati – conclude -: il 2022 è stato un anno particolare, perché le poche precipitazioni piovose hanno favorito il costante proseguo dei lavori”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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