Opere pubbliche in Val dei Fiori, scintille in consiglio comunale tra l’assessore Fasan e il consigliere di maggioranza Varaschin

Da sinistra l'assessore Bruno Fasan e il capogruppo della lista civica “Toni Miatto sindaco” Gianni Varaschin
Da sinistra l’assessore Bruno Fasan e il capogruppo della lista civica “Toni Miatto sindaco” Gianni Varaschin

C’è stata anche un’interrogazione rivolta da un esponente della maggioranza che sostiene la giunta del sindaco Antonio Miatto a un assessore della giunta stessa, il titolare dei lavori pubblici Bruno Fasan, all’ordine del giorno del consiglio comunale di martedì scorso. Interrogazione che ha prodotto una risposta dettagliata da parte di Fasan e un’altrettanto puntuale replica da parte dell’autore dell’istanza, il capogruppo della lista civica “Toni Miatto sindaco” Gianni Varaschin.

“Ringrazio il consigliere Varaschin per l’interpellanza che permette al Consiglio comunale di essere informato sullo stato dei Lavori Pubblici e mi dà la possibilità di rassicurarlo che le sue preoccupazioni sono ben presenti alla giunta e al sindaco e per le quali quotidianamente ci stiamo impegnando – ha esordito, nella sua risposta, Fasan -. Certo, a qualcuno può sembrare anomalo che un capogruppo di maggioranza arrivi a porre un’interrogazione consiliare al sindaco sullo stato dell’arte dei lavori e chieda all’assessore di riferimento di esprimersi nel merito in Consiglio comunale.

Si può pensare che non ci sia dialogo all’interno della maggioranza, ma al momento vedo che nessun consigliere di maggioranza ha finora approfittato della sua posizione privilegiata per fare interrogazioni pretendendo risposte, invece che concorrere allo sforzo collegiale per le necessarie elaborazioni di corrette idee-progetto. Reputo quindi che sia solo un problema di comunicazione con il consigliere Varaschin. La cosa, invece, che potrebbe dare adito a qualche riflessione è che il consigliere Varaschin pone domande solo dei lavori da eseguire in Val dei Fiori, quando il suo ruolo di rappresentanza investe tutta la città di Vittorio Veneto”.

Fasan è poi entrato nel merito dell’interrogazione: “Da subito posso informarla che pone delle domande che sono di pertinenza della Polizia locale e che all’Ufficio Strade spetta solamente l’esecuzione dei lavori previsti soprattutto dalla commissione viabilità. Lei chiede apposizione di segnaletica di divieto di sosta in via Giardino e via del Bersagliere: argomento già trattato più volte in Commissione viabilità e che ha evidenziato alcune criticità. Comunque, con l’ultima Commissione è stato deciso di apporre i cartelli di divieto nella parte nord del tragitto mentre per il resto si deve interloquire ancora e più approfonditamente con la Provincia.

Lei chiede il ripristino del passaggio pedonale nei pressi del negozio il Graner di Varaschin. Stesse considerazioni riportate sopra: anche in questo caso abbiamo già interloquito con la Provincia e avuto prescrizioni che richiedono un progetto articolato in vari interventi mentre resta escluso quello che speravamo, ovvero di poter fare un’isola salvapersone al centro della strada. Lei dichiara che quel passaggio pedonale è stato soppresso dall’amministrazione Tonon, e sicuramente ci saranno state delle motivazioni che hanno indotto la Polizia locale a farlo togliere. Non credo che si possano fare e togliere dei passaggi pedonali a discrezione di chi ci abita o a ogni cambio di amministrazione ma si devono seguire delle norme stradali applicate dalla Polizia locale. Comunque a priori non escludo nulla ma, come le ho già detto, non si tratta di un semplice attraversamento ma di un progetto di sicurezza stradale che richiede anche un finanziamento importante.

Lei chiede dell’attraversamento pedonale nei pressi della chiesa di Cozzuolo. Tutto come sopra. Ricordo che nell’area incrocio sono stati fatti dei lavori e asfaltature, non eseguite dal Comune ma da una società. Se ricordo bene i lavori non sono stati portati a termine perché c’era una richiesta di allacciamento alla rete del gas da parte di privati. Mi informerò, però le garantisco che a Vittorio ci sono decine di richieste di attraversamenti pedonali anche davanti a chiese e negozi, dove è anche maggiore il flusso di veicoli e pedoni. Inoltre in questo momento c’è già un attraversamento pedonale anche se non del colore che lei preferisce. Per quanto riguarda le buche sulla strada e le mancate asfaltature è sempre e solo una questione di Bilancio. Una volta che ci dovessero essere sufficienti fondi e comunque seguendo un ordine di priorità dato dall’intensità del traffico veicolare o dallo stato della strada, si potranno asfaltare anche le strade da lei indicate.

Per il cimitero di Carpesica e il parcheggio accanto al casello autostradale ci sono già i progetti: a breve partiranno, magari dopo la prossima approvazione del Bilancio. Lei chiede delle rotonde: trovo non congruente la sua domanda. Le posso confermare che la rotonda vicino al bar Monaco, quella del casello sud dell’autostrada e quella in via Ippolito Pinto che incrocia via della Bressana sono tutte della Provincia, a cui spetta la manutenzione. Non sono d’accordo di spendere i soldi dei cittadini nel sostituirsi ad altri Enti, a meno che non ci sia la volontà politica di farlo, sottoscrivendo una convenzione e mettendo i soldi a Bilancio. Se lei vuole questo, visto che usa lo strumento delle interrogazioni consiliari, faccia una proposta, magari questa volta coinvolgendo tutto il Consiglio nel trovare i numeri per la condivisione. Perché è meglio non arrivare in Consiglio con iniziative e proposte personali ma con accordi di gruppo“.

Fasan ha poi enumerato una quindicina di lavori già eseguiti o di prossima realizzazione in Val dei Fiori, concludendo “con la certezza di essermi espresso per difetto perché sicuramente non ho citato tutti gli interventi fatti. Reputo sia profondamente sbagliato ed ingiusto che lei chiami “ZERO” tutto ciò”.

Questa una sintesi della lunga replica di Varaschin: “E’ noto a tutti che a rigirare la frittata per eludere le proprie responsabilità, qui dentro, lei è il più bravo di tutti: la colpa è della Provincia, della mancanza di forza lavoro, della mancanza di soldi nel bilancio… Assessore, è segno di onestà intellettuale assumersi la responsabilità delle proprie mancanze, quindi adesso sono costretto a smentirla: il maggior numero di assunzioni effettuate dal Comune è stato fatto nei suoi uffici. Sulle misure di sicurezza attuate nelle strade provinciali, mi rifiuto di pensare che tutti gli altri Comuni confinanti siano più bravi di noi. Ci porti il documento in cui la Provincia si esprime negativamente sui passaggi pedonali di Carpesica e Cozzuolo. La mancanza di soldi? La finisca con questa balla: dalla presidente della commissione bilancio mi sono fatto consegnare le schede con gli stanziamenti, i soldi impegnati e quelli avanzati per manutenzioni e piccoli interventi”.

Varaschin ha elencato “a campione” alcuni dei 23 capitoli di spesa dai quali emergerebbero numerose “economie”: “Lei dice a me che sono consigliere di Vittorio Veneto e non solo della Val dei fiori. Mi sembra che le sue priorità non coincidano con le richieste fatte da cittadini e consiglieri, anzi le sue priorità sono purtroppo sempre spostate molto a nord. In una sua intervista a Qdpnews.it, lei dice di pensare che da parte nostra ci sia una strategia a lei sconosciuta. Nessuna strategia: solo il rispetto del cittadino che mi ha votato per portare la sua voce qui. Rimane poco più di un anno per farci ricredere, tutti noi ci auguriamo che ce la faccia”.

“Questa è l’interrogazione più anomala che ho mai visto” ha tentato di replicare Fasan riferendosi in particolare alla lunga replica di Varaschin, prima di essere fermato dal presidente del consiglio comunale Paolo Santantonio.

L’intero botta e risposta consiliare si può rivivere su La Tenda Tv.

(Foto: Fermo immagine La Tenda Tv).
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