Teatro Da Ponte, l’acquisto da parte del Comune approda in consiglio comunale

Vittorio teatro Da Ponte Desti
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“Acquisizione al patrimonio indisponibile del Comune di Vittorio Veneto del teatro “Lorenzo Da Ponte“”. Così recita il terzo punto, sicuramente a prima vista il più interessante e atteso, dell’ordine del giorno della seduta consiliare convocata dal presidente Paolo Santantonio per giovedì 23 novembre con appello alle ore 18.30 nella sala consiliare del Quadrilatero.

Dopo che il futuro del teatro di piazza Minuccio Minucci ha fatto capolino a più riprese in consiglio comunale, non ultima la seduta di lunedì scorso, sembra vicino il momento di trarre il dado relativamente al possibile acquisto dell’immobile, attualmente di proprietà di Fondazione Cassamarca, da parte del Comune vittoriese.

Il momento più impresso nella memoria dei vittoriesi della storia recente del teatro risale allo scorso 20 aprile, quando l’unico punto all’ordine del giorno, ovvero le determinazioni sull’acquisto dello stabile, venne ritirato con un colpo di scena. Domande e polemiche si sono succedute per mesi dentro e fuori l’aula consiliare, fino a lunedì scorso quando la mozione del gruppo consiliare Rinascita Civica “per portare a conoscenza del consiglio comunale tutta la documentazione relativa al teatro Da Ponte, dalla presentazione del progetto iniziale di ristrutturazione a oggi” è stata bocciata dagli 11 “no” della maggioranza a fronte dei 6 voti favorevoli del centrosinistra.

Già in quella sede, tuttavia, il sindaco Antonio Miatto rassicurò le minoranze sul fatto che l’acquisto dell’immobile serravallese sarebbe stato trattato, e anche in tempi rapidi, dall’assemblea consiliare. E così sarà: giovedì dovrebbe finalmente arrivare il voto. Partendo da un presupposto: “Se il consiglio comunale concorda, l’intenzione del Comune è di acquistare il Da Ponte” chiosa Miatto.

La seduta di giovedì prossimo si aprirà con le comunicazioni dell’amministrazione e vedrà la trattazione di altri tre punti all’ordine del giorno: la quinta variazione di competenza consiliare al bilancio di previsione 2023/25 (autorizzazione all’assunzione di un mutuo), la “variante verde” per la riclassificazione di aree edificabili, e l’adozione della variante 74/2023 al Prg per una modifica alle norme tecniche di attuazione.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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