Un quarto di secolo di cinema per i vittoriesi e non solo. E ora, dopo avere passato anni belli “ma anche difficili”, per ammissione del suo stesso proprietario, l’imprenditore Gianantonio Furlan, per il multisala Verdi di Ceneda è arrivato il momento del restyling, che includerà anche quelle poltroncine che secondo una fetta di pubblico sono tra i motivi che porterebbero diversi cinefili a scegliere altri cinema della zona, a costo di fare chilometri in più in auto pur di avere una visione più confortevole dei film prescelto.
A margine della presentazione della rassegna “Dal libro al film”, che inizierà a novembre, Furlan ha fatto il punto sullo “stato di salute” del Verdi, impianto che in passato ha conosciuto anni d’oro ma anche un paio di dolorosi stop. E lo ha fatto partendo dal contesto generale: “Per il cinema quella da poco finita è stata un’estate molto importante, che non si vedeva da anni – afferma -. Il mercato sta recuperando, c’è ancora una differenza negativa rispetto al pre Covid ma ci sono segnali positivi per potere recuperare. L’andamento segue quello generale del mercato, e in più al Verdi c’è una sensibilità diversa sui film di qualità, lo abbiamo visto anche con titoli come “Oppenheimer” o “Io capitano”. Qui c’è sicuramente un rapporto con lo spettatore molto più mirato verso la qualità, in questo senso la risposta della città è un fatto innegabile”.
Furlan è al tempo stesso perfettamente consapevole che nell’era delle piattaforme digitali non bastano un “blockbuster” o un film d’essai per riempire le sale: “Oggi andare al cinema è un’esperienza che ha bisogno di qualcosa di più rispetto allo stare sulla poltrona di casa. Il Covid ci ha messo di fronte a una realtà diversa come le piattaforme, la gente è abituata a stare a casa molto più di una volta, quindi portarla fuori è un impegno che dobbiamo cercare di mantenere”.
In che modo? “Stiamo mettendo mano al Verdi in maniera abbastanza consistente. Ci sostengono i fondi del Pnrr per le opere finalizzate all’efficientamento energetico, mentre il ministero ci sta dando una mano con finanziamenti per rinnovare le attrezzature. Per quanto riguarda le prime stiamo completando una serie di lavori per i quali siamo rimasti, ahimè, senza impianti di condizionamento per quattro mesi. Questa cosa ha creato un po’ di disagio al nostro pubblico, per cui abbiamo avuto qualche problema di gestione in questi mesi. Adesso però stiamo terminando i lavori. Sono ottimista sul completamento di questa fase di “normalizzazione” e sulla tenuta del Verdi. Sto continuando a investire per ristrutturare quelle parti del multisala che sono un po’ “passate””.
Ed è qui che Furlan sfodera il colpo di scena: “I tempi sono maturi per affrontare, l’anno prossimo, la sostituzione di tutte le poltrone delle nostre quattro sale. È un’operazione molto impegnativa, sarà un po’ lunga e comporterà anche una riduzione dei posti a sedere, che diminuiranno di un terzo, ma conferma che credo molto nella continuità del Verdi, che ha 25 anni e si vedono. Ritengo che quelli che stiamo concludendo o abbiamo in programma siano lavori da fare anche per mantenere un rapporto adeguato alle richieste di chi oggi va al cinema, quindi una qualità e un comfort diversi. Sono orientato a fare il possibile affinché il Verdi continui nelle sua attività e cresca”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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