Vittorio Veneto, code e moduli esauriti al gazebo per firmare la proposta di legge dei “No Logo”: “Libertà vaccinale e potenziamento della medicina di base”

In due ore firmano in 160 per la proposta di legge “Salute e libertà” promossa dall’associazione “La città dei ragazzi” onlus di Mantova.

Al banchetto in viale della Vittoria, oggi sabato, c’era anche Gian Marco Tischer di Conegliano, 54 anni, piccolo imprenditore e referente per la provincia di Treviso dell’iniziativa: accanto a lui un pubblico ufficiale per l’autenticazione delle firme.

“Sono venuto a conoscenza dell’iniziativa in rete – racconta Tischer – e mi sono subito dato da fare come molte altre persone in Italia che sono per la libertà di scelta in tema di vaccinazioni anti Covid, contro le discriminazioni del Green pass e per un potenziamento delle cure e dell’assistenza medica di base. Non ci aspettavamo un’affluenza così alta, tant’è che siamo rimasti senza moduli e nel pomeriggio alle circa trecento persone provenienti da Cortina d’Ampezzo, dal Friuli, da Padova e da tante altre città abbiamo spiegato che si può firmare anche nelle segreterie e negli sportelli al cittadino dei Comuni. Per notizie più precise si può consultare il sito dell’iniziativa https://www.leggesaluteeliberta.it, dal quale può essere anche scaricata la proposta integrale della legge. Saremo di nuovo in viale delle Vittoria sabato prossimo e ci sarà ancora più gente di oggi”.

Si definiscono cittadini “No logo”, nel senso di non etichettabili, e sono il segnale di una certa disapprovazione verso una politica vaccinale che non manca di contraddizioni come hanno messo in luce pensatori controcorrente come Agamben e Cacciari.

La proposta di legge contiene, tra le altre, le seguenti indicazioni: “Raddoppio dei posti letto in terapia intensiva; in presenza di febbre e/o altri sintomi influenzali è fatto obbligo a studenti e lavoratori di qualsiasi categoria di assenza rispettivamente da scuola e dal lavoro e da ogni attività comunitaria.

Il rientro sarà consentito esclusivamente con certificato medico di avvenuta guarigione senza in ogni caso richiesta di tampone naso-faringeo od oro-faringeo; il Green pass (ovvero qualsiasi forma analoga di passaporto sanitario), diviene strumento discrezionale ma non obbligatorio per le attività di somministrazione/ristorazione private, che possono peraltro liberamente richiederlo e viceversa non richiederlo; a seguito dei risultati di guarigioni ottenute tramite le terapie domiciliari precoci sul territorio, viene disposto il definitivo superamento della logica della vigile attesa con Tachipirina.

In sostituzione del protocollo, verranno fornite indicazioni di massima con cure domiciliari immediate, sempre lasciando ai medici la discrezionalità e la responsabilità della scelta delle cure più adatte e personalizzate per il paziente e dunque svincolate da protocolli pre-costituiti; la medicina di base viene implementata abbassando del 20% il numero massimo dei mutuati in modo da favorire l’ingresso di nuovi medici; viene cancellato per almeno tre anni accademici il numero chiuso dalle facoltà di medicina e infermieristica.

Ciò non deve comportare un diverso modello di selezione all’ interno del normale percorso di esami universitari; è fatto obbligo di consegnare al paziente all’atto della vaccinazione il modulo per la segnalazione di eventuali effetti avversi con le dovute spiegazioni e le modalità con cui segnalarle”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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