L’amministrazione comunale di Vittorio Veneto stanzia un totale di 350 mila euro a favore delle realtà economiche cittadine che, colpite dal lockdown, hanno visto sospesa e fortemente ridimensionata la propria attività per l’emergenza Covid-19.
“Un intervento doveroso – commenta il sindaco Antonio Miatto – e soprattutto, a fondo perduto, che servirà a dara una prima scossa all’economia locale nel segno della ripartenza“.
“La forte riduzione della mobilità delle persone – spiega l’assessore alla programmazione economica, Gianluca Posocco – e il calo della domanda di molti servizi determineranno, secondo gli scenari macroeconomici più accreditati, un calo del Pil di almeno l’8%. Gli effetti sul tessuto socio-economico locale e sull’economia delle piccole imprese sono facilmente immaginabili. Di fronte a tutto ciò, l’amministrazione non poteva rimanere inerte“.
Ora però è arrivato il momento di agire concretamente e così abbiamo fatto con la delibera adottata ieri in sede di giunta – prosegue Posocco -. Servirà ad erogare liquidità a fondo perduto, per un totale di 350 mila euro una tantum, alle attività commerciali di vicinato, ai pubblici esercizi, alle strutture ricettive e alle attività artigianali che producono lavorazioni artistiche, tradizionali e abbigliamento su misura”.
“I fondi saranno assegnati a coloro i quali sono stati temporaneamente costretti ad interrompere la propria attività a causa della pandemia in atto. Tali fondi si affiancheranno a quelli già erogati da altre istituzioni pubbliche” continua il vicesindaco.
Gli obiettivi dichiarati di questa iniziativa sono contrastare il fenomeno della desertificazione commerciale della città e mantenere la qualità della vita e dei servizi fruibili dai vittoriesi.
Ogni impresa potrà naturalmente presentare una sola istanza e, oltre ad avere sede nel territorio comunale di Vittorio Veneto, dovrà risultare attiva alla data di richiesta del contributo, con regolare inscrizione alla Camera di Commercio.
Ammesse al finanziamento saranno solo le microimprese così come definite dall’apposito decreto ministeriale, con un giro d’affari inferiore ai 2 milioni di euro l’anno.
(Fonte: Comune di Vittorio Veneto).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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