Jessica Zanusso la spazzacamino: la “Mary Poppins” di Volpago del Montello tra i tetti e i camini delle nostre case

Quando pensiamo allo spazzacamino ci balza alla mente l’immagine di Mary Poppins sui tetti e tra i camini fumanti di Londra, circondata da spazzacamini pieni di fuliggine. Una figura che scuote la fantasia dei bambini.

Volpago del Montello ha la sua Mary Poppins, certamente un po’ più “tecnologica”, che si muove tra i tetti dei nostri paesi a pulir camini.

Si chiama Jessica Zanusso e ha 33 anni, gli occhi chiari e i capelli color “smoky” che ricorda molto la fuliggine ed è molto in voga in questo momento.

Ha iniziato da ragazzina, andando ad aiutare il papà Paolo, anche lui una vita dedicata al mestiere di spazzacamino.

Crescendo è rimasta la passione e, forte anche di una fortissima richiesta da parte del mercato, ha intrapreso anche lei il mestiere.

Poi ha incontrato Ivan Paluzzolo e i due si sono innamorati, trasmettendogli anche l’amore per il lavoro tra camini e stufe da ripulire.

Tanto che, due anni fa, si sono sposati in un memorabile matrimonio a cui hanno partecipato una ventina di colleghi spazzacamini provenienti da tutta Italia.

Si è trattato di un vero e proprio evento epocale, era da 400 anni, infatti, che non si sposavano due spazzacamini.

Due anni fa sono entrati in società con papà Paolo Zanusso e hanno definitivamente intrapreso la carriera che fra quattro anni consentirà di avere il titolo riconosciuto dallo Stato e di certificare il lavoro svolto.

Infatti, solo dopo sei anni di attività in società con uno spazzacamino certificato si può ottenere il titolo.

Gli Zanusso sono associati ad Assocosma Fumisti e Spazzacamini di cui, padre e figlia, sono anche docenti per i corsi di formazione.

“Operiamo in tutta la provincia di Treviso – ci dice la spazzacamino di Volpago – e spesso ci spingiamo anche verso Bassano. La richiesta è tantissima, soprattutto in questo periodo”.

Parte dell’attrezzatura non è cambiata molto rispetto al passato, come il “Riccio”, un attrezzo formato da una fune a cui sono attaccati una sfera di metallo pesante e una spazzola e che viene utilizzato per eliminare le incrostazioni all’interno delle canne fumarie. Un’operazione, questa, molto importante.

Proprio a causa di queste incrostazioni si alimentano scintille e, nei casi più estremi, che possono provocare pesantissimi danni alle abitazioni e, per le esalazioni dei fumi, anche purtroppo la morte per le persone che vi abitano.

“È certamente un lavoro anche un po’ pericoloso. – sottolinea Jessica Zanusso – Il nostro santo protettore è San Floriano, lo stesso dei Vigili del fuoco. È raffigurato sui bottoni dorati delle nostre divise e, per tradizione e scaramanzia, spesso strofiniamo un bottone come portafortuna prima di iniziare un lavoro”.

Con i Vigili del fuoco gli spazzacamini hanno rapporto di collaborazione costante, trasformandosi talvolta in qualche modo in “angeli protettori” delle nostre case: “Ci capita spesso – spiega Jessica – di osservare anomalie dai camini delle abitazioni. Prima si vede del fumo bianco, poi nero e successivamente scintille e fiamme. Avvertiamo i residenti del pericolo e, se necessario, allertiamo i Vigili del fuoco”.

Inoltre, entro il 2030, tutte le stufe e gli impianti di canna fumaria dovranno essere adeguati alle norme di sicurezza e di abbattimento delle emissioni in atmosfera.

Fra una decina d’anni, le vecchie stufe e le affascinanti e antiche cucine economiche, potranno soltanto far bella mostra di sé, non rispondendo a tali caratteristiche e non potendo così più essere utilizzate.

(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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