Covid, Veneto tra le Regioni a rischio basso ma rallentano le vaccinazioni. Zaia: “Non difendiamo i vaccini, ma la verità. Pericardite, 12 casi su un milione”

Continua la campagna vaccinale contro il Covid-19 anche nella Regione Veneto, e in questi giorni di vacanze estive a livello regionale ci sono mediamente 4 mila prenotazioni di vaccinazioni al giorno.

Nelle ultime 24 ore sono state inoculate 9.270 dosi e oggi il presidente Luca Zaia ha spiegato che il Veneto comincia ad avere molti vaccini in magazzino.

Anche oggi il governatore ha ricordato ai cittadini della fascia d’età 12-25 anni e agli over 60 che possono presentarsi in un centro vaccinale della Regione senza prenotazione per avere la vaccinazione.

“In questo momento il Veneto è tra le Regioni che hanno la situazione migliore – ha commentato Zaia – Il rischio in Veneto è ritenuto basso, così come in Lombardia e Lazio. Però abbiamo altre Regioni italiane dove i ricoveri sono alti e arrivano addirittura al 20% di coefficiente di occupazione. Questo ci dà la dimensione di quanto strano sia questo virus. Tutti gli esperti che facevano le lezioni a dicembre qui da noi perché non vengono a farle? Se eravamo incapaci prima, siamo incapaci anche adesso. Allora è “culo”? Ma allora vuol dire che non avevamo “culo” prima?”.

Il presidente del Veneto ha sottolineato che la “quinta ondata” a Barcellona ha portato al coprifuoco per gestire i contagi e ha anticipato che mercoledì la dottoressa Francesca Russo, direttore della Direzione Prevenzione e Sanità pubblica della Regione Veneto, affronterà in conferenza stampa il tema dei “non vaccinati” e delle reazioni avverse al vaccino mentre un medico, esperto di medicina sportiva, parlerà degli effetti del Covid sugli sportivi e sui ragazzi.

Il governatore ha detto che rispetto alla pericardite, per esempio, si parla di un’incidenza di 12 casi su un milione.

“Noi non siamo qui a difendere i vaccini ma dobbiamo essere qui a difendere la verità – ha aggiunto Zaia – Dopo ognuno fa quello che vuole: è innegabile che i cittadini hanno questa facoltà, che la vaccinazione sia volontaria, e quindi decidono se vaccinarsi o no. Però è altrettanto vero che noi dobbiamo garantire a chi vuole vaccinarsi di potersi vaccinare. La Grecia, è notizia di questa mattina, ieri ha avuto 33 morti tutti non vaccinati”.

Il presidente ha parlato anche della bambina di 45 giorni ricoverata all’ospedale Santorso (Vicenza) e positiva al Covid.

“Noi cittadini dobbiamo evitare gli assembramenti – continua -, non pensare che sia la ‘Festa della Liberazione’ e portare le mascherine quando serve, anche all’aperto se siamo in mezzo al caos. All’aperto la mascherina non è obbligatoria ma è obbligatorio usare il cervello e se sei all’aperto, ma è come tu fossi al chiuso perché sei in mezzo ad una mischia tipo rugby, capisci che un’alitata di qualcuno può diffonderti il virus. Dobbiamo puntare sul distanziamento sociale e cercare di mettere in sicurezza le persone più fragili”.

Il Veneto sta lavorando al progetto per la riapertura delle scuole, una realtà che verrà mutuata a livello nazionale (“scuole sentinella”), acquistando di fatto un milione di test molecolari salivari per valutare il grado di circolazione del virus.

Zaia ha spiegato che l’obiettivo del Veneto è quello delle scuole in presenza.

Questi i dati di oggi, lunedì 23 agosto 2021, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 6.259.639 tamponi molecolari in totale, 6.279.673 test rapidi in totale, 10.331 tamponi in totale nelle ultime 24 ore, 331 positivi intercettati nelle ultime 24 ore, 449.794 positivi intercettati in Veneto dall’inizio dell’emergenza sanitaria, 12.839 positivi in questo momento, 269 pazienti ricoverati in totale per Covid (uno in meno di ieri) di cui 52 pazienti in terapia intensiva Covid (numero invariato) e 216 in area non critica (uno in meno di ieri), 349 pazienti non Covid in terapia intensiva, 11.666 morti in totale (numero invariato) e 22.753 pazienti dimessi dagli ospedali.

La percentuale dei positivi al Covid-19 sui tamponi effettuati è del 3,20%.

Presente alla conferenza stampa dalla sede della Protezione civile della Regione Veneto il dottor Paolo Rosi, direttore della Uoc Centrale operativa Suem 118 del Veneto, che ha fornito alcuni dati sulle terapie intensive e sulle mortalità per Covid.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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