“Non abbiamo bisogno di dibattiti e poi è giusto rispettare le idee di ognuno, posso solo dire che a ottobre avremo l’82 percento dei veneti che avranno avuto almeno la prima dose di vaccino e quindi l’82% dei veneti avrà il green pass”.
Sono queste le parole del presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che con il consueto aplomb che lo contraddistingue cerca di “mediare” tra chi, anche all’interno della Lega così come in Italia, si divide sulla scelta del governo Draghi di rendere obbligatorio l’utilizzo del Green pass per poter svolgere numerose attività.
“Non voglio nemmeno pensare a nuove chiusure e coprifuoco, a lavoratori in difficoltà, a nuove lacrime – aveva scritto il sindaco di Treviso Mario Conte all’indomani dell’ufficialità del nuovo decreto – È necessario semplificare le procedure informatiche per permettere l’accesso al Green Pass, prevedendolo per i grandi eventi o manifestazioni con grande afflusso di persone”.
“Io mi appello comunque alla responsabilità dei cittadini: il Green Pass dobbiamo sempre averlo in testa. È necessario uscire dalla politica dell’’Io’ e pensare al ‘Noi’, visto che solo un atteggiamento responsabile potrà permettere all’intera comunità di proseguire nella quotidianità. I trevigiani questo salto di mentalità lo hanno già fatto”.
“È un momento difficile, ma ne verremo fuori – continua Zaia – e queste eventuali piccole polemiche scemeranno perché poi scompariranno assieme al virus. La vera sfida è fare in modo che i cittadini tornino a essere liberi, non dovendo più portare la mascherina e non parlando più di virus”.
Dalla sera di giovedì 22 luglio, data in cui il premier ha ufficializzato l’obbligatorietà del certificato, in Veneto c’è stata una vera e propria “corsa al vaccino”: il 20 luglio le prenotazioni erano state 11.568 e sono salite a 13.971 il giorno dopo, mentre il 22 luglio è stata raggiunta la quota di 21.391 prenotazioni e il 23 il numero è schizzato a 34.154.
Zaia ha fatto sapere che, a causa di un bug dei sistemi operativi della Regione, c’è stata una comunicazione errata delle persone ricoverate in ospedale a causa del covid in Veneto: “Fino alla mattina di oggi avevamo circa 100 persone in più, i ricoverati sono invece 161 in area non critica e 19 in terapia intensiva, quindi decisamente il rapporto tra il numero dei contagiati e i ricoverati è crollato rispetto alle altre ondate dove in base ai contagiati riempivamo gli ospedali”.
“La vaccinazione resta volontaria ed è bene che sia così – conclude il governatore – ma se uno chiede la mia opinione io dico solo che le persone che entrano in ospedale, soprattutto in terapia intensiva, in quest’ultimo mese con la variante Delta sono sostanzialmente tutte non vaccinate”.
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