È il giorno di Papa Francesco in laguna: “Venezia come i giovani: splendida e fragile”

Papa Francesco saluta calorosamente i fedeli di Venezia

Francesco è il quarto Papa a far visita a Venezia. Una domenica speciale, quella di oggi, che rimarrà nei ricordi delle oltre 10 mila persone presenti stamani in Piazza San Marco, ma anche di tutti gli abitanti della città lagunare e del Veneto.

Il Papa si dirige in Piazza San Marco per celebrare la Santa Messa

La Santa Messa in Piazza San Marco

È in corso la Santa Messa in Piazza San Marco, momento centrale della giornata del Pontefice a Venezia.

Papa Francesco ha definito la città lagunare “Venezia: terra che fa fratelli” per la sua storica identità basata sulla fraternità e sull’accoglienza dell’altro e del diverso.

Papa Francesco felice in laguna. Sulla destra il Patriarca Moraglia

Inoltre il pontefice ha affermato che “Venezia è come i giovani: splendida e fragile”, in quanto è un luogo che va tutelato e protetto, vista la sua ineguagliabile bellezza e le sue numerose fragilità.

La Santa Messa è concelebrata da monsignor Francesco Moraglia, Patriarca di Venezia, che ha ringraziato con un caloroso “Grazie” per la “giornata indimenticabile e tanto attesa che abbiamo vissuto con Lei nel segno della gioia e della semplicità nella città dedicata all’evangelista Marco. In Lei abbiamo sentito il padre e la guida“.

Papa Francesco applaudito e salutato dai fedeli veneziani

”Come segno concreto e duraturo della visita del Papa, la Chiesa di Venezia – ha specificato Moraglia – intende mettere a disposizione di soggetti fragili, in particolare donne che cercano il reinserimento sociale, otto mini alloggi; si tratta di spazi ristrutturati nella Casa della Carità (ex convento delle Muneghette), intitolata a San Giuseppe e situata nel centro storico di Venezia”.

Il Papa lascia Piazza San Marco dopo la Santa Messa

Moraglia ha quindi concluso il suo discorso di ringraziamento al Papa con il tradizionale saluto lagunare “Viva San Marco! Viva Venezia!“.

Il Pontefice, emozionato, ha ringraziato Moraglia, l’intera città, le autorità civili e militari e tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita della giornata odierna, invitando tutti (come ogni domenica) a pregare per lui e per la pace nella “martoriata Ucraina” e ad Haiti.

Il Papa si dirige verso la Basilica per venerare il corpo di San Marco

Dopo la preghiera all’icona della Madonna della Salute, alle ore 12.05, conclusa la celebrazione eucaristica, Papa Francesco si è diretto nella Basilica per venerare privatamente il corpo dell’evangelista San Marco.

La partenza di Papa Francesco per Roma dopo la mattinata a Venezia

In seguito il Pontefice è ritornato nell’isola della Giudecca per prendere l’elicottero che lo ha riportato a Roma.

L’incontro con Luca Zaia alla Giudecca

Il pontefice è arrivato a Venezia puntuale e ha iniziato il programma della sua visita dal carcere femminile della Giudecca.

Appena arrivato, c’è stato un saluto cordiale con il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e con il ministro trevigiano Carlo Nordio e il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro.

Il governatore Zaia e Papa Francesco alla Giudecca

È stato un privilegio oggi aver ricevuto la visita di papa Francesco a Venezia – ha affermato emozionato il presidente regionale Zaia -. Con la sua visita pastorale il Papa ha portato un segnale di pace, invocandola non solo per il Medio Oriente e l’Ucraina, due terre segnate da pesanti conflitti, ma anche per tutte quelle zone del mondo, oltre una sessantina, in cui si continua a morire. Dobbiamo lavorare tutti per la pace“.

“Mi sono sentito particolarmente orgoglioso quando il Santo Padre ha definito Venezia una ‘terra che fa fratelli’ – ha proseguito Zaia -: un riconoscimento a questa Regione che da sempre è un crocevia tra Oriente e Occidente, quindi luogo ideale per parlare di pace. A Papa Francesco un grande grazie e un arrivederci a Verona il prossimo 18 maggio”.

Brugnaro, Zaia e Nordio ascoltano il discorso di Papa Francesco

Sulla visita in carcere il pontefice ha detto: “Ogni volta che vado in carcere dico: perché loro e non io?“.

Papa Francesco, fuori dal carcere della Giudecca, ha salutato alcuni bambini, che gli hanno regalato un quadernino e dei disegni.

La visita alla Biennale

Papa Francesco stamani ha visitato il padiglione del Vaticano per la 60esima Biennale Arte, allestito nel carcere della Giudecca all’interno della chiesa di Santa Maria Maddalena delle Convertite.

L’allestimento artistico, intitolato “Con i miei occhi”, è stato illustrato al Pontefice dal cardinale José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, e curatore del Padiglione.

L’attesa dei giovani e il loro incontro con il Papa

In attesa del Papa i giovani stanno continuando ad arrivare di buon mattino al sagrato della Basilica della Salute e recitano insieme le Lodi guidati dall’incaricato della Pastorale giovanile veneziana, don Riccardo Redigolo.

La delegazione dei giovani di Vittorio Veneto

Attorno alle ore 10, con anticipo rispetto al programma, Papa Francesco è diretto con i rappresentanti dei giovani verso Piazza San Marco.

Un ponte di barche realizzato per favorire la viabilità per San Marco

Le precedenti visite papali a Venezia

Il programma della visita odierna di Papa Bergoglio è già stato illustrato nei dettagli, ma il capoluogo del Veneto ha già accolto, nella sua storia, molti pontefici, alcuni già in carica, altri in predicato di essere eletti. E ad alcuni ha pure dato i natali.

Ci sono stati in passato Paolo VI, il 16 settembre 1972, con una breve sosta ad Aquileia; San Giovanni Paolo II, il 16 e 17 giugno 1985; Benedetto XVI, il 7 e 8 maggio 2011. E non va dimenticato che tre patriarchi di Venezia – il trevigiano Giuseppe Sarto (San Pio X), Giuseppe Roncalli (San Giovanni XXIII) e il bellunese Albino Luciani (Beato Giovanni Paolo I) – furono eletti Papi passando direttamente dalla Cattedra di San Marco alla Cattedra di Pietro. 

Da patriarchi di Venezia a pontefici

Nato nel 1835 a Riese, oggi Riese Pio X, Papa dal 9 agosto 1903 al 20 agosto 1914, Giuseppe Sarto, vescovo di Mantova (1884) e patriarca di Venezia (1893), sale alla cattedra di Pietro con il nome di Pio X. È il primo Papa dell’età contemporanea a provenire dal ceto contadino e popolare, seguito 65 anni dopo da Papa Giovanni XXIII. È uno dei primi pontefici ad aver percorso tutte le tappe del ministero pastorale, da cappellano a Papa. “Vivo o morto, tornerò”: con queste parole Giuseppe Sarto lasciò Venezia. Di lì a poco, nel 1903, come detto, salì al soglio pontificio col nome di Pio X. Fu beatificato il 3 giugno 1951 e canonizzato il 29 maggio 1954 durante il pontificato di Pio XII.

Una curiosità: l’impresa di spostare l’urna del pontefice dal Vaticano è un evento che nella storia è accaduto solo tre volte. La prima, nel 1959, quando lo stesso Pio X tornò a Venezia. Nel 2018, il secondo viaggio: il corpo di Papa Giovanni XXIII fece rientro nella sua Bergamo accolto da mezzo milione di fedeli. Infine, dal 6 al 22 ottobre 2023, si è celebrata la “peregrinatio corporis” di San Pio X, con il ritorno in Veneto dell’urna contenente le reliquie del pontefice custodita a San Pietro da oltre un secolo.

Angelo Giuseppe Roncalli, si diceva. Nato a Sotto il Monte (Bergamo) il 25 novembre 1881 in una numerosa e modesta famiglia di contadini, ricevette nel suo ambiente di origine una semplice e solida formazione cristiana. Avviato dai suoi superiori alla carriera diplomatica, divenne nunzio apostolico in Bulgaria, poi a Istanbul e a Parigi. Nominato nel 1953 patriarca di Venezia, mostrò il volto evangelico della Chiesa, chiamata ad essere povera e in ascolto del suo Signore. Il 28 ottobre 1958, a 77 anni, Roncalli a sorpresa uscì dal conclave papa della Chiesa universale. Giudicato come un pontefice di transizione, papa Giovanni XXIII, con le sue scelte – l’indizione del Concilio ecumenico innanzitutto –, con le sue encicliche e con il suo stile pastorale rinnovò il volto della Chiesa. Morì il 3 giugno 1963. È stato proclamato santo da papa Francesco giusto dieci anni orsono, il 27 aprile 2014.

Infine, Albino Luciani, nato a Canale d’Agordo nel 1912 da una famiglia di umili origini, sacerdote, docente e vicario generale della diocesi di Belluno, venne consacrato vescovo in San Pietro da Papa Giovanni XXIII il 27 dicembre 1958, e nel gennaio 1959 entrò come pastore nella diocesi di Vittorio Veneto. Il 15 dicembre 1969 papa Paolo VI nominò Luciani patriarca di Venezia. Alla morte di Papa Montini, il 6 agosto 1978, il brevissimo Conclave che ne seguì elesse Albino Luciani successore di Paolo VI il 26 agosto 1978. Giovanni Paolo I – così volle chiamarsi in omaggio a Giovanni XIII e a Paolo VI, prima Papa a scegliere per se stesso l’imposizione due nomi – il “Papa del sorriso”, fu Pontefice romano per soli 33 giorni. Morì improvvisamente il 29 settembre dello stesso anno della sua elezione, lasciando in tutti il commosso rimpianto della sua fede, umanità e umiltà. È stato beatificato in piazza San Pietro da papa Francesco il 4 settembre 2022.

Le visite dei Papi a Venezia

Paolo VI visitò in un solo giorno, il 16 settembre 1972, le città di Venezia e Aquileia prima di raggiungere Udine, dov’era in corso il XVIII Congresso Eucaristico Nazionale. Fu quello il suo nono viaggio apostolico in Italia. A Venezia fu accolto in Piazza San Marco dal Patriarca Albino Luciani al quale impose la stola papale, gesto inusuale ma profetico: come detto, sei anni più tardi l’allora Patriarca di Venezia verrà infatti eletto suo successore al soglio di Pietro. In quel settembre 1972, Paolo VI rivolse ai veneziani un discorso commosso e quasi poetico, nel quale ricordò le “dolci memorie della nostra infanzia” e gli “altri ricordi indimenticabili” legati ai Patriarchi Roncalli e Sarto, conosciuti personalmente. 

Nel 1985, Venezia e Mestre furono le tappe del 51mo viaggio italiano di Giovanni Paolo II. Il Papa andò anche a Vittorio Veneto, Riese e Treviso. Wojtyla arrivò a Venezia domenica 16 giugno: in piazza San Marco e nella Basilica incontrò il clero e le religiose. Altri incontri avvennero con gli artisti del Teatro “La Fenice”, con il mondo della cultura all’Università Ca’ Foscari e con le detenute del carcere della “Giudecca”. Il Papa ricordò innanzitutto i suoi tre predecessori che furono Patriarchi della città: Giuseppe Sarto (San Pio X), Giuseppe Roncalli, (San Giovanni XXIII), Albino Luciani (beato Giovanni Paolo I). “Sento vicino a me, in mezzo a noi – affermò – tre grandi figure di patriarchi, ai quali, per essere essi ascesi in questo secolo al soglio di Pietro, tutti noi guardiamo con un comune intendimento, che è pensiero, ricordo, ammirazione, riconoscenza, venerazione. E anche ispirazione”. 

Infine, Benedetto XVI fu l’ultimo Papa in ordine di tempo a visitare Venezia, il 7 e 8 maggio 2011. Il fulcro della visita fu la grande messa nella spianata del Parco di San Giuliano, un enorme e spettacolare palco affacciato sulla terraferma e sulla laguna, dove arrivarono 200mila persone da tutto il Veneto e da fuori regione. Papa Ratzinger fece un tour in gondola, la stessa che portò Giovanni Paolo II nel 1985, si recò nella Basilica di San Marco, fece visita alla Basilica della Salute, incontrò il mondo della cultura e dell’economia

“Molti di voi conservano vivo il ricordo del Patriarca Albino Luciani, figlio di queste terre venete, che divenne Papa con il nome di Giovanni Paolo I – disse Benedetto XVI in piazza San Marco – E come non ricordare il Patriarca Angelo Giuseppe Roncalli, che, divenuto Papa Giovanni XXIII, è stato elevato dalla Chiesa alla gloria degli altari? Ricordiamo infine il Patriarca Giuseppe Sarto, il futuro San Pio X, che con il suo esempio di santità continua a vivificare questa Chiesa particolare e tutta la Chiesa universale. Testimonianza della sollecitudine pastorale dei Papi per la vostra Città sono anche le visite pastorali compiute da Paolo VI e da Giovanni Paolo II. Anch’io, sulle orme di questi miei Predecessori, ho voluto venire oggi in mezzo a voi, per portarvi una parola di amore e di speranza, e confermarvi nella fede della Chiesa”. 

“Venezia – osservò ancora Benedetto XVI – è un “crocevia di persone e comunità di ogni provenienza, cultura, lingua e religione. Punto di approdo e di incontro per gli uomini di tutti i continenti, per la sua bellezza, la sua storia, le sue tradizioni civili, questa Città ha corrisposto nei secoli alla speciale vocazione di essere ponte tra Occidente ed Oriente. Anche in questa nostra epoca, con le sue nuove prospettive e le sue sfide complesse, essa è chiamata ad assumere importanti responsabilità in ordine alla promozione di una cultura di accoglienza e di condivisione, capace di gettare ponti di dialogo tra i popoli e le nazioni”. 

Venezia città natale dei Papi

Da ricordare inoltre che Venezia è stata nella storia la città natale di cinque Papi: Gregorio XI, Angelo Correr (Venezia, ca. 1326 – Recanati, 18 ottobre 1417); Eugenio IV, Gabriele Condulmer (Venezia, 1383 – Firenze, 23 febbraio 1447); Paolo II, Pietro Barbo (Venezia, 23 febbraio 1417 – Roma, 26 luglio 1471); Alessandro VII, Pietro Vito Ottoboni (Venezia, 22 aprile 1610 – Roma, 1º febbraio 1691); Clemente XII, Carlo della Torre di Rezzonico (Venezia, 7 marzo 1693 – Roma, 2 febbraio 1769). 

(Foto: Qdpnews.it – Regione Veneto).
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