Scuole chiuse per Coronavirus: i dirigenti chiedono di garantire la continuità didattica

I casi di Coronavirus stanno aumentando ormai in tutte le regioni del nord Italia, con un picco più alto in Lombardia e in Veneto.

Da domenica sera le scuole di ogni ordine e grado sono chiuse fino al 1° marzo in Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Veneto e Trentino Alto Adige.

Come garantire la continuità didattica agli alunni in questa settimana di stop forzato? Quanto durerà l’emergenza Coronavirus? Lunedì 2 marzo le scuole riapriranno o le ordinanze regionali saranno prolungate? Queste alcune delle domande che si stanno ponendo genitori, insegnanti e personale scolastico.

In alcune scuole delle regioni colpite dal virus i Dirigenti scolastici stanno proponendo delle soluzioni. Si parla di didattica a distanza di vario tipo: lezioni in diretta Skype, attività didattiche di classe da sottoporre ai propri alunni tramite Google Drive, Google Classroom o email d’istituto, creazione di una piattaforma digitale d’istituto realizzata con il contributo di tutti i docenti ed accessibile dal sito della scuola.

La psicosi Coronavirus sta crescendo di fronte all’aumentare dei decessi e la durata di quest’emergenza senza precedenti sembra, a tutt’oggi, imprevedibile; ecco perchè circolari dei Dirigenti scolastici come quella che pubblichiamo potrebbero arrivare a molti insegnanti:

I provvedimenti adottati dalle autorità competenti nelle ultime ore e l’incessante flusso informativo al quale siamo esposti creano incertezza e disorientamento e il recondito timore che una sola settimana di chiusura potrebbe essere insufficiente. Il mio pensiero è rivolto in particolare ai nostri giovani allievi, privati, in questi giorni, di preziosi e fondamentali momenti di formazione e aggregazione: la scuola, l’attività musicale, sportiva e ricreativa di gruppo, etc.

Vi chiedo perciò, in quanto membri di una comunità educante che non ha mai esitato a spendersi per la crescita formativa dei suoi alunni, di manifestare eventuale volontaria disponibilità a contribuire alla realizzazione di un’apposita piattaforma digitale di contenuti didattici ed educativi. Ciascuno da casa potrebbe liberamente formulare attività (video lezioni, tutorial, giochi didattici, esercitazioni e consegne da restituire corrette, letture ad alta voce, fruizione di brani musicali, etc.) che accompagnino in questi giorni i nostri allievi, col semplice impiego di un comune device.


(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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