Gremita la chiesa di Tezze di Piave per la veglia di preghiera in ricordo di Alberto Rizzotto, il 40enne vazzolese alla guida dell’autobus precipitato dal cavalcavia di Mestre. “Ma preghiamo anche per le altre 20 vittime – ha affermato don Alberto– vogliamo trovare la speranza nella preghiera”.
Al rosario hanno partecipato molti amici di Alberto ma anche semplici cittadini scossi da quanto accaduto. Presente anche il sindaco di Vazzola Giovanni Zanon e molti esponenti dell’amministrazione comunale.
La morte di Alberto ha fortemente scosso la comunità di Vazzola dove l’autista era molto conosciuto. Dopo qualche anno all’interno dellaPro Loco della frazione Alberto ha fatto parte dei Tamburini della Dama Castellana.
Prima di ogni decina è stata letto un pensiero del patriarca di Venezia Francesco Moraglia che, dopo poco il drammatico incidente, si era recato nella zona della tragedia.
Non sono ancora chiare le cause dello sbandamento dell’autobus, e per questo, in attesa dell’esito dell’autopsia alla comunità vazzolese non resta che affidarsi alla preghiera. Il procuratore capo della città lagunare Bruno Cherchi ha fatto sapere che il risultato dell’esame autoptico lo si avrà tra una decina di giorni.
Questo esito sarà fondamentale per chiarire le cause della caduta dell’autobus. Ad oggi le due ipotesi principali sono quelle del malore di Alberto o di un malfunzionamento del mezzo di cui era alla guida. Il nulla osta per i funerali dell’autista, molto probabilmente, sarà dato dopo l’arrivo dei risultati dell’autopsia.
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