“Alla Stanga” da cambio della diligenza postale alla nascita della “coppa polpetta”. Il titolare: “Una squadra ne ha mangiate 1700”

Ci sono locali in cui, se capita di passarci davanti, la sosta è quasi obbligata. Uno di questi è sicuramente il ristorante “Alla Stanga”, situato nell’omonima località lungo la strada regionale 203, in provincia di Belluno.

I motivi sono molteplici: vuoi perché “questo posto nasce prima della strada” – come racconta Luca De Cia, il titolare – perché entrandoci sembra di fare un tuffo nel passato o ancora perché è qui – a detta di molti – che si mangiano le polpette più buone della zona, per non dire dell’intera Provincia.

Quella della polpetta è una storia abbastanza recente “che nasce dalla mancanza di ‘cicchetti’ tipici bellunesi per bere un’ombra in compagnia” spiega il titolare. 

Si deve alla moglie Patrizia l’idea di creare una “coppa polpetta” che ha contribuito ulteriormente a fare della “Stanga” di Mas di Sedico una tappa fissa per chi finisce (o inizia) una giornata sugli sci. 

“Durante la stagione invernale – spiega Luca – i clienti si iscrivono a squadre e ogni volta che passano segniamo le polpette che mangiano: dopo tre mesi facciamo la premiazione. In palio ci sono cicchetti gratis e delle maglie”. 

Il record? “Stiamo parlando di circa 1700 polpette – prosegue – la gente ci teneva così tanto che abbiamo creato anche un’applicazione in modo che i partecipanti siano sempre aggiornati sui risultati”.

Ma la storia della Stanga non è solo la “coppa polpetta” o lo zabaione che Luca prepara nel larin con il calore della brace, questo luogo nato circa 200 anni fa è stato per molto tempo utilizzato come “cambio della diligenza”. Per rendere onore alla storia di questa insegna i proprietari hanno deciso di allestire un museo: “Lo abbiamo creato per rendere onore al locale – prosegue Luca – e per far capire alle persone cosa c’era prima di noi e perchè lo stabile in cui ci troviamo ha questa forma. Abbiamo esposto alcuni oggetti storici nella vecchia stalla dove si faceva il cambio dei cavalli”. 

Entrare “Alla Stanga” equivale a fare un salto indietro nel tempo. E fa sorridere l’idea che un giorno, nel piccolo museo adiacente al ristorante, fra i vecchi attrezzi agricoli non compaiono anche le foto degli “eroi” della “coppa polpetta”. 

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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