Conegliano, l’addio di Isabella a Pierluigi: “Senza di te non avrei raggiunto i miei obiettivi più belli”.

A una settimana dal tragico incidente sul monte Cavallo in cui ha perso la vita Pierluigi Donadon (vedi articolo), Isabella Gianelloni ha voluto rendere pubblico un messaggio di addio indirizzato al marito.

Una lettera in cui la studiosa e consigliere del Partito Democratico ricorda il compagno e riflette sul grande affetto e rispetto dimostrati dalla comunità coneglianese in questo difficile momento.

“Eri convinto che le persone non si curassero di te, che tanti non ti capissero e che, in fondo, ci fossero tanti altri sulla breccia. E invece sapessi quanta solidarietà, che parole ho sentito in questi giorni da centinaia di persone che ti ammiravano, ti rispettavano, ti consideravano un esempio”, scrive Gianelloni, che con il marito condivideva, tra le altre cose, la vocazione per l’impegno civico.

Una storia d’amore in cui si intrecciavano rispettive e comuni passioni, in un reciproco sostegno che ora la moglie ricorda come un elemento essenziale del proprio percorso: “Se non avessi avuto al mio fianco un uomo come te non avrei mai raggiunto gli obiettivi più belli, non avrei potuto laurearmi, coltivare la passione per la scrittura, la storia, la politica: tu eri il mio punto di riferimento, il mio consigliere, quello che mi sgridava e mi faceva comprendere gli errori e mettere sulla strada del miglioramento”.

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“Eri competitivo, si sa, soprattutto con te stesso, eri rigoroso, soprattutto con te stesso, ti ponevi mille dubbi e domande, ma di alcune cose eri fermamente sicuro e orgoglioso”, ricorda Gianelloni, proseguendo: “Questa casa che avevi sistemato centimetro per centimetro, i tuoi principi morali, il senso profondo della giustizia e la rabbia contro le ingiustizie, contro l’inquinamento e la corruzione, l’orgoglio di essere figlio di Mario Donadon, l’affetto per i tuoi fratelli e per quanti negli anni si sono aggiunti alla cerchia familiare, il senso dell’amicizia e della solidarietà, l’amore sconfinato verso i nostri figli con la consapevolezza che sono proprio come li pensavi, come noi li pensavamo: in gamba, precisi, onesti, capaci”.

Infine l’amore tra i due, che proprio questa settimana avrebbero festeggiato il trentasettesimo anniversario di matrimonio e il sessantaseiesimo compleanno di Pierluigi: “Eri certo del nostro amore, di questo rapporto speciale che dura ormai da trentanove anni: ce lo dicevamo spesso, di essere stati fortunati ad incontrarci, di essere cresciuti insieme, di aver dato ciascuno molto all’altro in uno scambio continuo”, ricorda la moglie.

“Una morte assurda e ingiusta”, conclude Gianelloni, che “ha strappato in un attimo metà di me, ha devastato la mia vita: tutti mi dicono che sono forte ma io non so davvero dove sia questa forza. Da qualche parte dovrò pur ricominciare, aiutami, con la memoria della nostra vita insieme, a ritrovare il bandolo di una vita che ora come ora ha perduto ogni senso”.

La dimensione privata e quella pubblica, intrecciate nella lettera di addio della moglie, prenderanno due strade separate per l’ultimo saluto a Donadon: prima un momento strettamente dedicato alla famiglia, poi un evento pubblico su cui, per ora, non sono trapelate informazioni.

(Fonte: Fabio Zanchetta © Qdpnews.it).
(Foto: Isabella Gianelloni).
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