Conegliano, una storia lunga 100 anni per l’edicola del centro. Camerotto:”Siamo dinosauri in via d’estinzione”

Ugo Camerotto, nonno di Bruno aveva visto giusto nel 1920 quando decise di aprire un edicola in centro a Conegliano, proprio sotto la scalinata degli alpini, sul viale della stazione ferroviaria.

Aveva intuito che lì, davanti a quel chiosco sarebbero passati tutti e che i giornali, le riviste, i rotocalchi (così si chiamavano allora) si sarebbero venduti facilmente in un posto dove passava e sarebbe passata tutta o quasi, la città di Conegliano.

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Ugo passò il testimone al figlio Sirio che divenne distributore per la città. Alla morte di Sirio toccò a Bruno Camerotto che pur essendo un odontotecnico rinunciò alla sua professione per portare avanti la tradizione di famiglia assieme alla ultranovantenne madre.

“Mi piace essere nel vero cuore pulsante della città. Ormai siamo diventati dei dinosauri in via di estinzione – racconta Bruno, che superati i sessant’anni sa che non ci sarà futuro nemmeno per la storica edicola del nonno Ugo – Non ho figli né nipoti che si potrebbero prendere la briga di continuare. Ha chiuso l’edicola di San Martino, quella della stazione. Io continuerò fino a quando me la sento e poi dovrò abbassare una saracinesca storica, con la consapevolezza però di aver fatto tutto il possibile per tenerla aperta, e questo mi basta. Cento anni sono un bel risultato per tutta la famiglia, credo che nonno Ugo e papà Sirio da lassù siano felici”.

(Fonte e foto: Pio dal Cin © Qdpnews.it).
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