La tragedia di questa mattina a Parè di Conegliano ha visto protagonista suo malgrado la famiglia Zandegiacomo Orsolina, un tipico doppio cognome auronzano.
I coniugi Maria Luisa (a sinistra in foto) e Bruno Zandegiacomo avevano gestito per un certo periodo l’Albergo Bellavista ad Auronzo di Cadore, in prossimità della via che porta a Val da Rin e vicino alla ciclabile e al torrente Rio Muri. Bruno è mancato qualche mese fa, a 92 anni, lasciando la moglie a prendersi cura del figlio Ippolito, affetto da alcuni disagi di tipo psicologico. Ippolito (a destra) saliva meno spesso ad Auronzo, restava soprattutto a Parè, nella residenza di via Einaudi 105 dove si è consumato il delitto di questa mattina.
C’è chi ricorda Ippolito Zandegiacomo girare per Auronzo in gioventù a bordo di una Vespa bianca e sostiene che l’uomo ha un carattere schivo come quello della madre, mentre papà Bruno era popolare nel paese cadorino anche per la sua attività di tabaccaio che ha accompagnato quella di albergatore.
Ad Auronzo, Ippolito ha ancora uno zio ottantenne, fratello di Bruno, e a Domegge di Cadore altri parenti. Per quanto riguarda l’albergo Bellavista, le sue porte sono chiuse da oltre 15 anni e la famiglia non saliva da tempo a controllarne gli spazi, questo almeno secondo la testimonianza dei vicini auronzani.
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