“Riesce a capire di quale zona si tratta in questa foto?”: in effetti la domanda posta da Alberto Celot Celotti, depositario delle immagini scattate dal padre Vittorio, è lecita, essendo questa nuova area di Conegliano difficile da identificare.
A essere immortalata dall’occhio fotografico di Celot Celotti, è infatti la zona della Ferrera a Conegliano, oggi uno tra i principali snodi viabilistici della città, oltre che luogo dove sorgono numerose attività commerciali.
Il confronto tra l’aspetto passato e attuale della zona sicuramente fa un certo effetto: in passato quel punto vedeva la totale assenza di segnaletica orizzontale epoca cartellonistica, indicante i grandi centri da raggiungere, ovvero Cortina, Udine e Oderzo.
Assenti le moderne rotatorie, all’epoca sostituite da semplici incroci e carreggiate costeggiate da poche case, qualche ciuffo d’erba e alberi.
Nell’immagine è possibile scorgere su uno stabile la “f” finale della parola “Gasthof”, parola che costeggiava un muro laterale dell’albergo Ferrera, un tempo lì situato e oggi non più esistente, dove si trovavano una sala biliardo al suo interno e un campo da bocce all’esterno, sul retro.
Oggi questo scenario risulta sicuramente più affollato, con svariate attività, una doppia corsia di percorrenza, qualche tracciato di marciapiede e pista ciclabile.
Un confronto che la dice lunga su quella che è stata la storia del progresso, che inevitabilmente si riflette su quello che è lo scenario circostante.
Ed è il messaggio lanciato da questo viaggio nelle geografie urbane del nostro territorio, grazie all’archivio fotografico lasciato da Vittorio Celot Celotti, alcune delle quali sono state riproposte all’interno di un calendario, composto grazie al lavoro di uno dei figli, Alberto.
Un tassello, quello di quest’immagine della Ferrera, che contribuisce a comporre quel mosaico della Conegliano del passato già iniziato grazie alle immagini in bianco e nero di piazza IV Novembre, dell’ospedale civile “Santa Maria dei Battuti”, via Caronelli, via Garibaldi e il centro cittadino visto dalla Scalinata degli Alpini.
Tutto per non dimenticare la città nella veste del passato e toccare letteralmente con mano quanti cambiamenti sono stati fatti a livello urbano.
(Foto: per gentile concessione di Alberto Celot Celotti).
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