Respinta la mozione sull’ex area Zanussi. L’opposizione: “Serve un confronto”. Chies: “Orgoglioso di quanto fatto”

Niente da fare per la mozione riguardante l’ex area Zanussi, a Conegliano: durante il consiglio comunale di ieri sera si è riaperto il dibattito sul futuro dell’ex area dismessa, a due giorni dalla presentazione del masterplan dell’architetto Stefano Boeri.

Mozione presentata da Alessandro Bortoluzzi, consigliere del Gruppo misto il quale, di fatto, ha ribadito un punto già lamentato dalle altre forze di opposizione in questi giorni: non ci sarebbe stato alcun coinvolgimento dei consiglieri nel processo di discussione.

“Ho presentato questa mozione, perché oggettivamente sulla pianificazione dell’area Zanussi non abbiamo parlato quasi per nulla in aula consiliare”, la premessa di Bortoluzzi, il quale ha evidenziato quanto siano state date delle indicazioni e prescrizioni per questo tipo di progettazione, che “va ripensata”.

Non c’è un’idea chiara di pianificazione di fronte a un privato, che colma i vuoti con passaggi che sono già stati fatti – ha proseguito – C’è la necessità di fare un percorso diverso”.

Bortoluzzi ha quindi ribadito l’esigenza di definire degli obiettivi nel Piano degli interventi e, allo stesso tempo, anche un Piano degli interventi ad hoc, tramite una serie di “processi interpretativi”.

A suo dire, alla proprietà dovrebbero essere presentati degli obiettivi definiti: “Bisogna andare dalla proprietà con le idee chiare – ha sottolineato più volte Alessandro Bortoluzzi – Serve una migliore definizione degli obiettivi”.

Una visione condivisa anche da Maurizio Tondato, capogruppo della Lega, il quale ha espresso la propria perplessità di fronte a tutta questa situazione.

Tondato ha rilevato che non sarebbe stato inviato “nessun atto formale ai consiglieri, salvo una mail mandata neppure 24 ore prima della presentazione del progetto”.

Il consigliere della Lega ha quindi ricordato che il Comune possiede parte dell’area, motivo per cui, a suo dire, dovrebbe essere fatto un accordo pubblico-privato, dove l’amministrazione abbia un ruolo da protagonista. “Servono idee di sviluppo, graduali nel tempo”, ha ribadito Tondato, affermando che sarebbe necessario fare un’indagine conoscitiva sulle esigenze attuali.

Dello stesso avviso è stata Francesca Di Gaspero, capogruppo di “Noi democratici”, la quale ha rilevato la “mancanza di trasparenza e di partecipazione”.

Manca un’idea di futuro, manca un ragionamento d’insieme – ha dichiarato – Lo studio incaricato è buono, perché ha lavorato senza un’indicazione fornita dal Comune”.

Da parte sua il sindaco Fabio Chies ha fatto intendere quanto in città non sia assente una pianificazione, ricordando i progetti realizzati, in corso d’opera e futuri (come ad esempio l’ex cotonificio e la caserma Marras), ma anche i fondi Pnrr ottenuti.

“Boeri ha portato un’ipotesi e poi la parte politica fa una sintesi: è stato fatto un confronto con l’architetto Boeri, su quella che è la città – ha dichiarato il primo cittadino – Credo debbano essere messe da parte le armi spuntate. Penso che questo sia un buon inizio, un buon punto di partenza“.

“Sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto in questi anni – ha affermato, sostenuto poi dai consiglieri Matteo Zucol Paolo Manzalini – Noi chiederemo quello che è giusto chiedere. Vogliamo arrivare a una conclusione, tempo di raccogliere le istanze di tutti”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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