Un “amarcord” indimenticabile all’insegna della scuola e dell’amicizia: dopo 50 anni si ritrovano gli allievi della 5.A Meccanici dell’Itis Galilei

Ritrovarsi dopo 50 anni  e quando le foto erano ancora in bianco-nero fa sempre un certo effetto: così è stato per gli ex studenti della “mitica 5^A meccanici” dell’Itis Galileo Galilei di Conegliano. Loro a distanza di ben 50 anni dal conseguimento del diploma, avvenuto al termine dell’anno scolastico 1972/1973, si sono ritrovati ieri sera per una cena conviviale.

Ma non solo, anche per rinnovare la loro amicizia nata sui banchi di scuola e poi negli anni per molti di loro andata diradandosi.  Ovviamente perché dopo il diploma, le scelte di vita e di lavoro li hanno allontanati, portando alcuni degli ex studenti a non frequentarsi più.

Così si sono rivisti una ventina, quasi tutti, in un ristorante dell’hinterland coneglianese grazie all’idea venuta poche settimane fa a uno di loro, Oscar, che si è messo di buzzo buono a rintracciare i compagni di gioventù e animato da un forte entusiasmo, è riuscito nell’impresa.

Per tutti l’emozione è stata altissima suscitando belle e intense sensazioni nel rivedersi dopo mezzo secolo, magari ingrigiti o diradati nei capelli ma sempre con i ricordi vividi. E naturalmente non sono mancate le rievocazioni degli anni allegri e spensierati, di quando erano giovani studenti con un futuro davanti ancora tutto da costruire, definire e sognare nel pieno di quello che sarebbe stato poi il boom economico.

Ovviamente come sempre avviene in queste occasioni si sono ricordati le lezioni di alcuni professori geniali e altri nevrotici, le interrogazioni, i compiti infiniti, l’incubo e la paura dell’esame di maturità.

Al termine della serata passata in questo modo in un lampo, gli ex allievi della 5.A Itis Galilei del 1972, si sono salutati con la promessa di ripetere l’avvenimento, magari ora prima del prossimo cinquantenario, e con la speranza di ritrovare i compagni assenti nel primo ritrovo post-diploma, perché l’amicizia nata in classe non si dimentica mai.

(Foto: per gentile concessione di un lettore).
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