Furti a Mercato Vecchio, il sindaco Bordin incontra il Comitato Civico: “Sopralluogo per nuove telecamere, ma ci sono problemi tecnici”

I giorni scorsi il sindaco di Montebelluna, Adalberto Bordin, ha incontrato il nuovo direttivo del Comitato Civico di Mercato Vecchio, con il presidente Valter Cavarzan, con il quale ha affrontato anche il tema dei furti che nell’ultimo periodo si sono verificati in quest’area della città.

Ultimamente i ladri stanno colpendo diverse zone della Marca Trevigiana, da Giavera del Montello a Susegana passando per Farra di Soligo, Vittorio Veneto, Conegliano e nel Quartier del Piave. Questa situazione ha portato i Carabinieri del 4° Battaglione “Veneto” ad affiancare nei pattugliamenti delle scorse settimane i militari già presenti sul territorio negli orari più critici della giornata (qui l’articolo).

Certamente a Mercato Vecchio, dove sono presenti poche attività commerciali, c’è meno passaggio di persone rispetto ad altre zone della città: questo aspetto potrebbe spingere i ladri a prediligere questa frazione come teatro per le proprie azioni illecite.

“A Mercato Vecchio ci sono stati dei furti – commenta il sindaco Bordin – Dopo il confronto avuto con il direttivo del Comitato Civico abbiamo riflettuto sulla necessità di posizionare nuove telecamere e, appena ci sarà un bando per implementare i sistemi di videosorveglianza anche nelle periferie, noi parteciperemo. Purtroppo, dobbiamo affrontare dei problemi di carattere tecnico perché è necessario portare la fibra oppure servono dei ponti radio”.

“L’idea è quella di fare un sopralluogo con il presidente del Comitato Civico – continua – per individuare le zone sensibili in cui, magari mettendo una telecamera con un ponte radio, potremo tenere sotto controllo una vasta area. Quando si parla di videosorveglianza, è impensabile implementarla in ogni strada: ci sono dei punti strategici che nel breve periodo possono essere comunque presidiati, questo al netto di tutte le difficoltà burocratiche”.

Il sindaco di Montebelluna ha voluto concludere la sua riflessione ribadendo un concetto che ripete in molte occasioni: “Il malintenzionato non compie reati nel momento in cui teme la condanna. Per questo, anche per prevenire i furti, dobbiamo intervenire primo di tutto sulle leggi”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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