Si è svolto nella serata di giovedì 18 giugno l’incontro tra i capimastro delle contrade del Palio del Vecchio Mercato, il presidente dell’Ente Palio, Nicola Palumbo, e alcuni rappresentati del nucleo organizzativo, nel quale è stata ribadita la volontà di voler attendere le prossime linee guida per prendere qualsiasi tipo di decisione definitiva riguardo alla 31esima edizione della manifestazione.
“Le difficoltà organizzative non sono poche, – spiega Palumbo – sia da parte dell’Ente Palio che all’interno delle contrade. Ciò che è emerso, tuttavia, è il voler tentare ogni strada possibile per non disperdere un patrimonio di volontari e appassionati di così grande valore. Già il 25 giugno sarà una data importante: da normativa infatti potrebbero riprendere gli sport di contatto, permettendo dunque agli atleti di potersi finalmente allenare con il carro, facendo ben sperare anche per lo svolgimento di tutte le attività connesse alla rievocazione montebellunese: mercatino e sfilata”.
“Una spinta vigorosa all’entusiasmo delle contrade, – aggiunge Palumbo – è data dalle neonate squadre femminili: le ragazze non vedono l’ora di debuttare ufficialmente sul percorso che le porterà fino a Santa Maria in Colle, caricando e dando speranza anche ai contradaioli inizialmente più restii”.
Il lavoro continua anche all’interno delle contrade dove, dopo la riunione di qualche giorno fa con le damigelle e le loro responsabili, sono già in programma anche le riunioni per la sfilata e per il mercatino.
“Un ringraziamento speciale va a Dino Bottin, – aggiunge Palumbo – professionista nel settore della sicurezza e storico volontario del Palio, che ha elaborato già 4 diversi piani di sicurezza per permettere in completa serenità lo svolgimento della manifestazione dal punto di vista sanitario, qualora fosse necessario, nella tutela di tutti: è impensabile infatti che un evento che vive di volontari e volontariato agisca per mettere a rischio le persone”.
Una manifestazione che, per sua stessa natura, mal si coniuga con strette misure preventive, quali il distanziamento sociale.
“Il Palio è rievocazione storica e socialità – dichiara il presidente Nicola Palumbo – e nessuno di noi vuole permettere che questi due elementi imprescindibili vengano meno. Qualora non ci fosse concesso di organizzare l’evento come lo conosciamo, l’Ente Palio è disposto, come richiesto anche dal sindaco Marzio Favero con il quale si sta organizzando un incontro, a pensare a un piano B, riportando all’essenziale l’ambito rievocativo e ridimensionando le componenti che negli anni sono state in grado di dare maggior risalto alla manifestazione e portarla ad avere un respiro regionale, come l’area spettacolo e lo stand enogastronomico”.
“Qualcosa sarà certamente organizzato, – conclude Palumbo – siamo convinti che in questo momento ci sia bisogno di lanciare un messaggio di positività alla città, ovviamente, nel massimo rispetto della sicurezza di tutti”.
(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: Palio di Montebelluna).
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