Arriva il primo “Sì” dell’Unesco al Monte Grappa riserva MAB. Zaia: “Veneto di nuovo a un passo da un altro riconoscimento prestigioso”

“L’organo tecnico di valutazione del Programma MAB Unesco ha espresso giudizio favorevole all’iscrizione nella prestigiosa lista delle Riserve Unesco per il Monte Grappa. Il dossier di candidatura (nella foto la firma, lo scorso novembre) era stato trasmesso all’Unesco a dicembre dal presidente del Comitato Nazionale Italiano MAB Unesco, professor Pier Luigi Petrillo, il quale aveva segnalato ai valutatori l’eccellenza del dossier italiano. Arriva ora l’esito di questa prima valutazione positiva. La decisione finale spetterà ora al Consiglio internazionale di coordinamento che si terrà dal 13 al 17 settembre e di cui l’Italia è membro effettivo”.

Ne dà notizia con soddisfazione il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia.

L’area proposta come Riserva della Biosfera “Monte Grappa” copre una superficie di 66.067,3 ettari, coinvolgendo il territorio di 25 Comuni delle province di Belluno, Treviso e Vicenza. L’area include interamente il Massiccio del Grappa, le aree pedemontane che lo circondano e, verso sud, anche le colline e l’alta pianura che lo collegano con la pianura Padana. A est e ad ovest i fiumi Piave e Brenta ne sono confine, distinguendo i territori connessi ad altri massicci della fascia prealpina veneta.

“Ancora una volta il Veneto è in prima fila con le sue eccellenze e a un passo da un altro prestigioso riconoscimento da parte dell’Unesco – sottolinea Zaia – arriva un riconoscimento prestigioso per una parte di territorio veneto che racchiude bellezza, storia, unicità, sostenibilità. Da questo punto di vista il Veneto è uno scrigno che, passo dopo passo, sta ricevendo il giusto riconoscimento”.

I territori iscritti dall’Unesco nella Lista delle Riserve “Man and the Biosphere” (MAB) Unesco rappresentano un modello di convivenza armonica uomo-ambiente e offrono, attraverso l’integrazione della biodiversità e della conservazione dei servizi ecosistemici nelle strategie economiche locali, soluzioni per le sfide future dell’umanità. Le Riserve della Biosfera sono anche uno strumento per tramandare alle generazioni future il modus operandi, i comportamenti e le conoscenze per una società sostenibile nel rapporto tra comunità e territorio.

Ad oggi l’Unesco ha riconosciuto 714 Riserve della Biosfere in cui vivono oltre 250 milioni di persone (Riserve MAB, “Man and the Biosphere”). L’Italia conta oggi 19 Riserve di biosfera già iscritte dall’Unesco su un totale di 714 siti riconosciuti in 129 Paesi. Il record per numero di riserve iscritte spetta alla Spagna che ne annovera 52, seguita da Russia (47), Messico (42) e Cina (32).

Il territorio candidato include, per la provincia di Treviso, nelle aree “Core” i Comuni di Possagno, Pieve del Grappa e Borso del Grappa, nelle aree “Buffer” gli stessi Comuni e in più Pederobba e Cavaso del Tomba e nelle aree “Transition” tutti questi Comuni e in più Asolo, Castelcucco, Cornuda, Fonte, Maser, Monfumo e San Zenone degli Ezzelini.

(Foto: archivio Qdpnews.it)
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