Nel centenario della nascita di Mario Rigoni Stern, l’Università Adulti “Cultura e Società” di Pieve di Soligo, l’amministrazione comunale e la biblioteca pievigina ricorderanno il grande scrittore di Asiago attraverso le parole del suo biografo ufficiale, Giuseppe Mendicino, con la presentazione dell’opera “Mario Rigoni Stern – Un ritratto”.
L’evento, impreziosito dagli interventi musicali dell’Associazione Musicale Toti Dal Monte, è previsto per venerdì 3 settembre, alle ore 21, all’Auditorium Battistella Moccia.
“È un affresco che si dipana lungo un’intera vita – spiegano dall’Università Adulti – Ci sono gli amori e le scelte di gioventù, la natura, le montagne e la neve. C’è la prigionia nello Stammlager 1/B nei pressi di Hohenstein: niente più nome, niente gradi militari, nessuna dignità né umana né militare. Solo sporcizia, cimici e rapporti umani difficili. Unica compagnia i libri: un Vangelo e la Divina Commedia e soprattutto la coscienza di aver avuto il coraggio, con tanti altri, di affermare la propria libertà contro una guerra che riteneva ingiusta”.
“Poi nella primavera del 1945 il ritorno a piedi verso l’Altipiano, la faticosa ripresa della vita e la rielaborazione delle esperienze passate che diventano testimonianza e memoria nei suoi libri più letti e conosciuti – aggiungono – Il suo stile piano e lineare restituì dignità letteraria alla vita degli umili, al suo Altipiano, agli alberi e alla natura in generale. Mantenne sempre fede ai suoi ideali, ai suoi principi etici e i suoi libri ‘sono destinati a durare perché portano sulle spalle il tempo, la storia, un indignato desiderio di opporsi al cinismo e al degrado etico’ (citazione da Mendicino, MRS-un ritratto pagina 251)”.
Dall’Università Adulti di Pieve di Soligo ricordano che Rigoni Stern divenne amico di scrittori come Primo Levi, Nuto Revelli e Andrea Zanzotto, suo coetaneo.
Di lui Zanzotto scrive: “Io passo per contorto, oscuro, difficile, mentre lui è limpido. C’è un punto essenziale in comune tra noi due: tanto Mario, quanto il sottoscritto siamo sempre rimasti al nostro luogo d’origine. Abbiamo amato il nostro luogo d’origine, abbiamo cercato di capire che cosa si nascondesse nella sua humus e nel suo animo, quale ‘angelo’ vi splendesse, avvertendo la loro bella e germogliante ineffabilità. Siamo arrivati nello stesso anno a scrivere libri che per certi aspetti si somigliano. Ci siamo trovati, lui nella prosa, che però è poesia schietta, io in versi a parlare delle nostre piccole patrie colte nel momento in cui vivevano l’esperienza dello stesso evento storico…”.
“Nel 2001 Mario Rigoni Stern passò a Pieve di Soligo visitando la biblioteca, probabilmente per festeggiare insieme a Zanzotto l’ottantesimo compleanno – aggiungono dall’Università Adulti – Fu un incontro sobrio, parlò della sua esperienza di soldato, di natura, di errori umani e di un possibile futuro”.
L’evento è ad ingresso libero con prenotazione obbligatoria e con possesso di Green Pass vedi link.
(Foto: web).
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