Pieve di Soligo, chiusa la storica sede della Lega in via Capovilla. Callegher: “Se non riusciremo ad aprirne una nuova ci ritroveremo nei bar o in osteria”

Un po’ di nostalgia mista a rassegnazione per una decisione inevitabile legata ai cambiamenti che riguardano questa fase così delicata della storia contemporanea: si può leggere in questi termini la reazione dei militanti e dei tesserati della sezione di Pieve di Soligo della Lega che, dallo scorso sabato 25 settembre, non hanno più una sede dove ritrovarsi.

La decisione del partito, presa non a cuor leggero, è stata quella tenere aperta solo una sede per provincia e di chiudere tutte quelle che, a differenza di Castelfranco Veneto e Vittorio Veneto se pensiamo a questo territorio, non riescono a sopravvivere grazie all’autofinanziamento.

E allora il pensiero va agli anni d’oro della Lega nel Quartier del Piave, con il locale di via Capovilla a Pieve di Soligo che rappresentava un luogo di confronto e di scontro costruttivo che ha sfornato amministratori che sono stati capaci di distinguersi nella Marca Trevigiana e non solo.

Il problema è sicuramente legato allo stop ai finanziamenti pubblici ai partiti, anche se per comprendere il fenomeno bisogna scavare più a fondo, analizzando la perdita generalizzata di quel senso di unità e di appartenenza che portava le persone a riconoscersi in un determinato gruppo per il quale si era disposti a fare qualche sacrificio in più, anche economico.

La Lega è ancora molto presente ed efficace nel Quartier del Piave ma la pandemia ha contribuito, come è avvenuto anche in altri contesti, a far perdere o dimenticare alle persone quelle abitudini che un tempo le portavano a riunirsi attorno ad un tavolo, magari con un buon bicchiere di vino davanti, per pianificare le azioni politiche sul territorio.

Ora sembra che tutte le decisioni più importanti arrivino dall’alto, non solo nella Lega, depotenziando le piccole realtà locali che, se non torneranno ai valori di un tempo, rischiano di scomparire.

“Dispiace molto – ha affermato Elio Callegher, referente della sezione pievigina della Lega -, soprattutto per la storia di questa sede visto che è stata la prima nel Quartier del Piave. Purtroppo i tempi sono cambiati, speriamo comunque di poter trovare nel prossimo futuro un nuovo luogo dove i militanti e i tesserati si possano incontrare stabilmente. Sarebbe bello che la nuova sede non fosse destinata solo a Pieve di Soligo, diventando invece un punto di riferimento per tutto il Quartier del Piave”.

“Se non riusciremo ad aprire una nuova sede – conclude Callegher -, torneremo a ritrovarci nei bar, nelle osterie o nelle case dei militanti come facevano i pionieri della Lega. Rispetto alle future elezioni del nuovo segretario della Lega di Pieve di Soligo, invece, il Covid ci ha costretto a rinviare più volte questo appuntamento. Speriamo di poterle fare nella primavera del 2022 ma è ancora presto per parlare di date”.

(Foto: per concessione della Lega Pieve di Soligo)
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