Il dottor Remigio Villanova è stato confermato presidente del Primo Club Frecce Tricolori di Pieve di Soligo durante l’ultimo consiglio direttivo dello scorso giovedì 16 luglio.
“Sono tanti anni che faccio il presidente e durante la riunione ho stimolato il consiglio a individuare una nuova persona che prendesse il mio posto – ha spiegato il presidente Villanova – Per non condizionare nessuno, sono uscito per un attimo dalla stanza e, al mio ritorno, i presenti hanno deciso all’unanimità che dovessi continuare a ricoprire questo incarico. Sono contento della fiducia che ripongono in me ma la vita del Club deve continuare e l’obiettivo di un presidente è quello di dare un futuro alla propria realtà con qualche giovane che possa sostituirlo”.
“Il nostro Club ha una grande storia e ogni anno, quando facciamo la cena a Castelbrando, abbiamo circa 400 persone da diverse Regioni perché noi rappresentiamo 140 club sparsi in tutta Italia – prosegue – L’idea di far nascere il club è precedente alla collisione aerea di Ramstein, un incidente aereo verificatosi nel corso di un’esibizione acrobatica il 28 agosto 1988 (durante l’Airshow Flugtag ‘88 nella base Nato di Ramstein in Germania)”.
In quell’occasione, la Pattuglia Acrobatica Nazionale stava per compiere la spettacolare figura detta “Cardioide”, che prevede la creazione di un cuore nel cielo che viene trafitto dalle Frecce, quando in pochi secondi si è consumata la tragedia nella quale gli aerei numero 1 e 2 sono precipitati in fiamme sulla pista mentre il numero 10 si è abbattuto sulla folla causando 67 vittime e 346 feriti tra gli spettatori.
“Dopo quella tragedia tanti giornali si sono messi a “sparare” contro la Pattuglia, chiedendo che chiudesse definitivamente – ha affermato il presidente Remigio Villanova -. Noi abbiamo lavorato sodo per riportare la serenità all’interno della Pattuglia e siamo riusciti a impedire che fosse travolta da attacchi strumentali dimostrando che la gente voleva che il tricolore continuasse a volare”.
Il Club, infatti, è nato per sostenere la Pattuglia e per contrastare la “campagna d’odio” contro i piloti, anche se l’idea di creare questa realtà è precedente ed è legata alla volontà di uno dei fondatori: Valentino Bolla.
“Gli obiettivi per il futuro sono tanti – continua il presidente Villanova -. La Pattuglia Acrobatica Nazionale nei prossimi anni cambierà gli attuali MB339 con gli M345, addestratori di ultima generazione, prodotti e progettati da maestranze italiane. Molti soci ed appassionati vorranno vedere i nostri beniamini piroettare con questi nuovi aeroplani e sarà nostro impegno organizzare uscite in Italia e all’estero al loro seguito, con la speranza di coinvolgere sempre di più le ragazze, i ragazzi e tutti gli appassionati al volo in generale e a quello acrobatico in particolare”.
“Inoltre – conclude –, sto lavorando alla realizzazione del libro sui trent’anni del Club con contributi che arrivano piano piano perché non è facile raccogliere tutto il materiale. In ogni caso verrà un bel lavoro anche se non dobbiamo dimenticare l’attività nel campo del sociale: il nostro club ha raccolto 20 mila euro per la “Città della Speranza” e prima dell’emergenza Covid-19 ci stavamo impegnando per un progetto sul Sarcoma Epiteliode”.
Il Primo Club Frecce Tricolori di Pieve di Soligo è stato attivo con un aiuto concreto contro gli effetti devastanti della tempesta Vaia ma anche durante l’emergenza Coronavirus, mostrandosi vicino alle comunità oltre a seguire e sostenere la Pattuglia Acrobatica Nazionale, un orgoglio per tutta l’Italia.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Remigio Villanova).
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