“Un’idea di fotografia”: inaugurato ieri in Villa Brandolini il Festival di fotografia contemporanea

Inaugurato nel tardo di pomeriggio di ieri, venerdì 14 luglio, negli spazi di Villa Brandolini a Solighetto il Festival di fotografia contemporanea “Un’idea di fotografia” della Fondazione Francesco Fabbri: un percorso tra i vari concetti dell’arte dell’immagine, dalla “fotografia vintage” fino alla creazione digitale.

Si tratta della 12esima edizione di un appuntamento sotto la direzione di Carlo Sala, che ha coinvolto i maestri del Novecento fino alle indagini contemporanee.

Immagini delle occupazioni di università e fabbriche negli anni Settanta del secolo scorso, manifestazioni di piazza come quella a favore del pool di Mani pulite, per poi arrivare a una galleria di tavole imbandite, passando per le “nature morte” che si affollano sulle tavole di osterie e ristoranti, fino a concludere alle sperimentazioni del digitale.

Un viaggio nella fotografia, che tocca vari aspetti e tecniche, per dare una visione a 360 gradi di quest’arte dell’immagine, partendo da una serie di istantanee vintage contenute nei più importanti volumi di storia della fotografia, tra “i luoghi che determinano la nostra crescita interiore”.

Tra le itantanee, spunta anche quella in bianco e nero del giornalista Bruno Vespa, nella redazione del Tg1.

Un’iniziativa pensata per trasmettere un concetto di fotografia come “specchio del reale”, a cui queste immagini possono dare una visione poliprospettica.

Un festival, quindi, che intende anche essere “un ragionamento sulla fotografia nelle varie declinazioni”, come è stato ribadito più volte durante il vernissage.

Presente all’iniziativa, in rappresentanza del Comune di Pieve di Soligo, l’assessore Tobia Donadel, il quale ha fatto un plauso all’iniziativa, sottolineando il valore di manifestazioni come questa.

Quattro le esposizioni allestite in quest’unico Festival. Dalle immagini anni Ottanta di “Esplorazioni sulla via Emilia“, che rappresenta ancora oggi “uno dei momenti più significativi della fotografia italiana della seconda metà del Novecento”, poiché in grado di cogliere gli aspetti di “un paesaggio contemporaneo in profonda mutazione”, fino ai “Paesaggi da tavola” di Jacopo Velentini, ovvero un modo per riflettere sul territorio stesso, immortalando vari piatti e tavole tra le zone di Piacenza, Reggio Emilia, Bologna e Forlì.

Per poi passare alla mostra antologica di Uliano Lucas, realizzata in collaborazione con la Fiaf (Federazione italiana associazioni fotografiche), con 50 fotografie storiche dell’autore: un viaggio tramite gli occhi del fotoreporter italiano, che ha rnarrato il ’68 italiano, tra scontri di piazza, l’atmosfera politica e la vita nelle fabbriche, oltre al contesto sociale dell’epoca.

Fino a concludere con “Fake Life” del duo J&PEG, concentrato nell’immortalare una serie di opere e figure, nascoste da un velo che ne occulta l’aspetto: opere che vogliono trasmettere la contradditorietà della nostra epoca, fatta di una comunicazione nascosta da un filtro digitale.

Le mostre saranno visitabili fino al 20 agosto a ingresso gratuito, dal venerdì al sabato (orario 16-19) e la domenica (orario 10.30-12.30 e dalle 16 alle 19). L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Francesco Fabbri e dal Comune di Pieve di Soligo, con il patrocinio di Fiaf (Federazione italiana associazioni fotografiche) e dal Lago Film Fest.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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