Loredana Radassi, 65 anni, fa la casalinga, e nei ritagli di tempo libero si prende cura del suo frutteto, un terreno lambito dal Soligo, in via Sant’Anna, lasciatole in eredità dal padre.
Questo piccolo angolo di quiete da due anni è entrato nel mirino di un gruppetto di ragazzini che si divertono a scavalcare la rete per bivaccare, soprattutto in orario notturno, in proprietà privata, lasciando dietro di sé cumuli di spazzatura e danneggiando qualunque cosa gli capiti sottomano.
Inutili le denunce della signora a Vigili e Carabinieri, la “gang” torna con cadenza regolare nel suo terreno con delle modalità che ricordano quanto accade da qualche tempo nell’area adibita all’ippoterapia della Cooperativa sociale Sorgente a Farra di Soligo. Risale proprio ai giorni scorsi la denuncia del presidente Angelo Cremasco.
“Sono già due estati che si ripetono questi episodi – racconta Loredana – due gruppetti uno di adolescenti e uno di ragazzini più piccoli vengono a bere e fumare nel mio frutteto. Vanno nei negozi vicini, comprano sigarette, birre, patatine, e poi lasciano gli scarti e i mozziconi sul prato. A volte fanno anche scoppiare dei petardi, senza curarsi degli orari e del fatto che è un’area abitata”.
“La cosa peggiore è che si divertono a danneggiare tutto quello che gli arriva sotto tiro. Mi hanno addirittura sfondato il camino in pietra. Proprio l’altro ieri hanno buttato la scopa nel Soligo e prima ancora hanno gettato nel fiume i miei tavolini, le sedie e addirittura la cariola: li ho ritrovati nel fiume più a monte, vicino al duomo. Ormai non ho più nulla”.
Il gruppo di vandali più adulto è composto da quattro maschi e due ragazze, racconta Loredana: “I maschi fanno branco, credo che facciano i teppistelli per farsi belli agli occhi delle ragazze. Loro vengono in orari serali, e quindi faccio fatica a beccarli. Dopo il maltempo dei giorni scorsi che ha causato la caduta di alcune piante, il terreno, in un angolo defilato, è ancora più esposto – prosegue preoccupata – Avevamo anche quattro conigli, ma hanno rotto le gabbie e li hanno fatti scappare. Ne abbiamo ritrovati solo due”.
“Abbiamo provato a rafforzare la chiusura del portoncino ma hanno saltato le reti tagliandole in alcuni punti. Ho messo anche i cartelli che segnalano la proprietà privata, ma non è servito a niente, temo non resti che blindare tutto con i lucchetti (con il rischio che rompano anche quelli) e mettere le videocamere di sorveglianza – conclude – Se anche qualcun altro fosse entrato nel mirino di questi ragazzini me lo segnali, almeno mi sentirò meno sola”.
(Foto: Loredana Radassi).
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