Funerali, Via Crucis, attività pastorali e spostamenti: disposizioni per la zona rossa dalla Diocesi di Padova

Dalla Diocesi di Padova, realtà di cui fa parte anche la parrocchia di Valdobbiadene, sono arrivate le disposizioni per la zona rossa, valide nel periodo che va dal 15 marzo al 6 aprile 2021, con la nota del Vicario Generale.

Sono consentite le celebrazioni dell’Eucaristia nella più stretta osservanza delle misure per il contrasto alla diffusione del Covid e sono permesse le celebrazioni del Compimento dei sacramenti (Cresima ed Eucaristia).

In considerazione delle difficoltà che stiamo attraversando in questo momento, ogni parroco è stato invitato a fare discernimento con la comunità cristiana (specialmente con il Consiglio pastorale o i catechisti) circa l’opportunità di celebrare i sacramenti programmati o se rinviarli ad altro periodo, soprattutto nel caso di numeri consistenti.

Sono sospese le attività pastorali che comportino incontri “in presenza” (catechesi, preparazione ai sacramenti, organismi di comunione, gruppi formativi e incontri del clero).

Sono sospesi il pio esercizio della Via Crucis e del rosario comunitario e il suggerimento che arriva dalla Diocesi è di portarli avanti in forma individuale. 

Restano possibili le Quarantore, se lasciate alla preghiera individuale, senza processioni o altre modalità di convocazione e, qualora previsto in parrocchia e col consenso dell’Ordinario, è consentito il Rito della riconciliazione con confessione e assoluzione generale.

Per quanto riguarda gli spostamenti, è necessario che i fedeli si rechino solo in una chiesa nelle vicinanze della propria abitazione o nella stessa unità pastorale o almeno nel proprio Comune (un tema a parte è quello dell’autocertificazione).

Sono sospese le visite ai malati dei ministri straordinari della Comunione e i presbiteri potranno rendersi disponibili in caso di situazioni gravi e laddove richiesti per la Confessione, l’Unzione e il Viatico, sempre nel rispetto delle regole anti-Covid.

Per portare la Comunione ai malati che da lungo tempo non possono frequentare la chiesa, i parroci, valutandone l’opportunità, possono affidare questo compito a un parente fidato, conosciuto e che viva assieme al malato.

In merito ai funerali, una Faq pubblicata sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri precisa che “la partecipazione a funerali di parenti stretti (per tali potendosi ragionevolmente ritenere almeno quelli fino entro il secondo grado) o di unico parente rimasto, sempre nel rispetto di tutte le misure di prevenzione e sicurezza, costituisce causa di necessità per spostamenti, anche tra aree territoriali a diverso rischio e con discipline differenziate per il contrasto e il contenimento dell’emergenza da Covid-19”.

Gli Uffici di Curia, i Vicari episcopali e i Direttori di Ufficio sono raggiungibili soltanto su appuntamento.

Per le informazioni relative alla Settimana Santa, saranno date ulteriori notizie in considerazione del mutare delle circostanze e delle disposizioni nazionali.

(Foto: web).
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