Gli Alpini e la Pro Loco di Bigolino consegnano un assegno a Chiara e Marco, rimasti senza genitori: “Persone come voi non le dimenticheremo mai”

“Grazie per l’affetto e l’aiuto che ci avete dimostrato, persone come voi non le dimenticheremo mai”: queste parole sono state incise in una targhetta consegnata agli alpini e ai volontari della Pro Loco di Bigolino che hanno raccolto una somma di denaro per aiutare Chiara e Marco Pasa, i ragazzi di 20 e 12 anni che sono rimasti senza genitori dopo la morte della madre Paola Marin, avvenuta lo scorso 6 maggio.

A fine giugno, le due associazioni hanno voluto mostrare la vicinanza della comunità di Bigolino a questi ragazzi, organizzando uno spiedo da asporto per raccogliere una somma di denaro utile al loro futuro.

Nelle settimane successive alla scomparsa di Paola Marin, inoltre, alcune persone si erano attivate aprendo subito un conto corrente postale per la stessa causa mentre la scorsa domenica 4 luglio si è tenuta l’iniziativa dello spiedo da asporto al centro parrocchiale di Bigolino.

La consegna dell’assegno di 3 mila euro, somma raccolta in occasione dello spiedo da asporto, è avvenuta questo pomeriggio in municipio a Valdobbiadene alla presenza di Marco e Chiara, degli zii Gianni e Lorena, del sindaco Luciano Fregonese, di Roberto Possamai, capogruppo degli alpini di Bigolino, di Alessandro Fantin e Roberto Rebellato, rispettivamente presidente e vicepresidente della Pro Loco di Bigolino, e di Luigi Fantin, alpino e consigliere della Pro Loco.

“Oggi viene consegnato un assegno ma in realtà l’impegno che ci prendiamo tutti è di non dimenticarci di questi ragazzi nei prossimi mesi e anni – ha affermato il sindaco di Valdobbiadene – Far parte di una comunità significa stare insieme nelle occasioni di festa ma anche nei momenti difficili. I momenti felici torneranno in futuro e il mio augurio per tutti è di continuare a fare comunità e di coinvolgere i cittadini in momenti belli perché ne abbiamo tanto bisogno. Vi ringrazio perché questi gesti fanno bene a tutti”.

“L’iniziativa è partita da uno degli associati e fin da subito abbiamo deciso di sostenerla – ha affermato il capogruppo degli alpini di Bigolino -. Mi sono ricordato di una frase pronunciata diversi anni fa da un parroco in una cerimonia funebre: ‘È giusto ricordare il defunto nel momento in cui passa a un’altra vita, ricordiamoci però di chi rimane perché ha una vita da continuare’. Per questo abbiamo deciso di coinvolgere il paese in questo progetto che è un punto di partenza per cercare di ottenere qualcosa di più concreto per il futuro”.

“Probabilmente questo era uno dei modi con cui potevamo coinvolgere tutta la comunità – ha affermato il presidente della Pro Loco -. Con questa proposta, oltre ad aiutare i ragazzi, volevamo dare un segnale forte dimostrando che Bigolino è vicina ai cittadini anche in momenti così drammatici. Speriamo che in futuro ci siano tante occasioni per stare insieme serenamente”.

Gli zii di Marco e Chiara hanno ringraziato le associazioni e tutto il paese per la vicinanza dimostrata in questo periodo, anche prima dell’idea dello spiedo da asporto.

 “Vedendo tutto questo affetto – ha commentato lo zio Gianni – mi viene da pensare che nostra sorella avesse seminato abbastanza bene lasciando qualcosa di buono in questa comunità. Ringrazio anche il Comune di Valdobbiadene, gli assistenti sociali e i carabinieri che ci hanno aiutato a risolvere tanti problemi burocratici”.

Dopo la consegna, Marco ha detto che da grande vorrebbe diventare un carabiniere forestale anche se i presenti hanno scherzato immaginandolo già alpino o volontario della Pro Loco, magari di entrambe le realtà.

Ci sono momenti in cui un paese scopre di avere al suo interno una comunità unita: oggi, infatti, è stata scritta una delle pagine più belle della storia recente di Valdobbiadene.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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