Energia da vendere, memoria invidiabile, grande voglia di vivere: lei è Onorina Agostinetto, una delle poche centenarie di Valdobbiadene, che sabato scorso, 20 giugno, ha raggiunto il secolo di vita con tanto di auguri in diretta del governatore Luca Zaia.
Nata nel 1920 a San Pietro di Barbozza, domenica ha festeggiato insieme alla sua numerosa famiglia al ristorante “Casa Caldart” con la sorpresa dei palloncini colorati regalati dai nipoti e gli auguri del sindaco Luciano Fregonese (nella foto).
Quasi quarant’anni di lavoro lontano da casa, a Genova, da quando era una ragazzina: “Dopo due anni alla filanda locale, a 15 anni ho lasciato tutto per andare a servire a Genova, lì mi sono sposata e ho lavorato fino alla pensione, a 52 anni, quando sono rimasta vedova. Due anni dopo sono tornata a San Pietro dai miei fratelli”.
La nipote Margherita, che ospita e fa compagnia a Onorina, ricorda tanti aneddoti di vita quotidiana: “Mia zia non dimostra gli anni che ha, possiede una memoria invidiabile, ricorda nei particolari tantissimi episodi avvenuti anche molto tempo fa, è autonoma, fa le scale da sola, prepara tante ricette della nostra tradizione e l’immancabile tazza di caffè. Certo, con i suoi tempi, ma chi non vorrebbe arrivare alla sua età così in salute?”.
“Fino a una decina di anni fa andavo anche a vendemmiare e facevo qualche lavoretto in più in casa e nei campi – continua, sorridendo, Onorina -, ero più in gamba e mi dimenticavo meno le cose”.
Anche il sindaco di Valdobbiadene si è unito ai complimenti per la neo-centenaria: “Auguro a Onorina tutta la felicità che si merita. Ho avuto modo di conoscerla meglio domenica e sono rimasto piacevolmente colpito dalla gioia di vivere che manifesta“.
Una festa della vita quella che Onorina ha potuto regalarsi fino ad oggi, un piacere parlare con lei dei tempi andati e del suo futuro fino ai 105 anni, come le ha detto l’ultima volta il suo dottore.
Un incontro ancora più emozionante se lei ti vede entrare dalla sua porta e ti dice: “Quant che tu se cresèst da l’ultima òlta che te ho vist! Tu era proprio cèo, par manina coi toi e tu ghe ha dita a to papà “Dove andiamo?”.
(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: Per concessione di Luciano Fregonese).
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