Torna la didattica a distanza, contestazioni per il monte ore delle medie di Valdobbiadene. Il dirigente: “È equilibrato”

Torna la didattica a distanza al 100% nelle scuole del Distretto di Asolo (dalla seconda media alle superiori) ma non passa neanche un giorno e nella scuola secondaria di primo grado di Valdobbiadene alcuni genitori sono già sul piede di guerra perché i loro figli stanno facendo la metà delle ore rispetto a quelle che avrebbero fatto in presenza.

“Nella classe di mio figlio – spiega una mamma rappresentate di classe – hanno iniziato da poco il reale programma dell’anno corrente. Mercoledì ci hanno mandato il programma con l’orario di Dad. Ho sentito il Miur e l’Ufficio Scolastico Territoriale: mi hanno detto di non avere linee guida comuni perchè ogni istituto decide come muoversi. Molti genitori sono davvero in difficoltà”.

La donna ha spiegato che in questo modo gran parte del lavoro viene trasferito alle famiglie che spesso devono “sostituirsi” all’insegnante o pagare ore di ripetizioni per colmare certe lacune.

“Ora si presenta questo scenario che ci metterà in croce per la terza media e poi per le scuole superiori – continua -, in quanto i nostri figli non arriveranno mai neppure lontanamente a portare a termine il programma. Mi sono informata: in quasi tutti gli altri istituti fanno lezione con la didattica a distanza esattamente come se fossero a scuola”.

“Chiediamo ci venga delucidato il motivo della irrisoria frequenza di lezione – scrive la mamma in una mail inviata alla scuola – Leggiamo nel registro elettronico che le ore non programmate sono segnate come ‘attività asincrona’, pertanto dovremmo trovare la corrispondenza caricata su Classroom? Facciamo un esempio pratico che è più esplicativo: nella giornata di ieri, giovedì 11 marzo, i ragazzi avevano matematica e scienze con la stessa insegnante e due ore di francese. Hanno fatto in Dad solo seconda e terza ora”.

Il dirigente scolastico Gianpaolo Bortolini ha spiegato che il numero di ore destinate alla Didattica Digitale Integrata (DDI) è coerente con il Decreto recante “Adozione delle Linee guida sulla Didattica digitale integrata, di cui al Decreto del Ministro dell’Istruzione 26 giugno 2020, numero 39”, valide per l’anno scolastico 2020/21.

L’Istituto, attraverso i suoi organi collegiali (Collegio Docenti, Consiglio d’Istituto), ha deliberato il Regolamento per la DDI, con il quale vengono chiarite le modalità d’erogazione della didattica in modalità asincrona e in modalità sincrona.

Il dirigente Bortolini ha ricordato anche il significato delle attività asincrone: “attività che prevedono la consegna attraverso piattaforme e luoghi virtuali di condivisione con gli studenti di materiali, compiti da svolgere, attività da riconsegnare. Si basano quindi sullo studio autonomo, eventualmente anche in gruppo da parte dei discenti. Il docente è offline e pertanto non è presente in contemporanea allo studente nell’aula virtuale, ma segue e monitora il percorso di apprendimento, inviando feedback valutativi. Sono attività che non hanno vincoli di orari e di luogo”.

“Le attività asincrone non devono pertanto cadere in corrispondenza dell’ora non svolta in modalità sincrona, ma possono essere programmate su base giornaliera o settimanale, secondo le indicazioni fornite dai docenti alla classe – precisa – Per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali, coerentemente con la normativa vigente, sono state previste idonee azioni di supporto per il loro apprendimento e le famiglie sono state già coinvolte in tale processo”.

“Credo che il monte ore destinato alle attività sincrone sia equilibrato – conclude il dirigente scolastico Bortolini – Non è pensabile tenere i nostri studenti davanti ad uno schermo per troppe ore. Le lezioni svolte in modalità sincrona sono peraltro più affaticanti, e richiedono un maggior sforzo di concentrazione da parte di ciascuno. Non a caso abbiamo cercato di prevedere non più di due ore consecutive di lezione”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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