L’attesa dei conducenti di veicoli fermi al semaforo all’incrocio tra via Zamboni, viale Spellanzon e viale XXVIII Aprile, uno dei più trafficati della città vista la sua vicinanza a scuole e ospedale nonché per la sua funzione di porta di accesso al centro, è da alcuni giorni accompagnata da un nuovo messaggio “ecologista” vergato da mani ignote sul muro esterno dell’ex caserma San Marco.
“In bici saresti già arrivato!” è il messaggio che non ha mancato e mancherà di fare discutere e riflettere. Scritta a caratteri cubitali in un’arteria dove spesso le auto sono ferme in coda al “rosso” in attesa di giungere a destinazione, la frase riporta alla ribalta, seppure in modo non autorizzato, il tema della mobilità sostenibile e delle infrastrutture dedicate ai cosiddetti “utenti deboli” della strada, all’ordine del giorno del dibattito pubblico in città da anni se non decenni.
La nuova scritta compare accanto a un altro messaggio “dedicato” all’ambiente: l’anno scorso, non solo sui muri esterni dell’ex caserma ma anche in altri luoghi della città, come l’ex cotonificio e via Manin, apparve lo slogan “Metti un bosco al mio posto”.
Proprio domani martedì verrà ufficialmente inaugurata la nuova pista ciclabile protetta lungo viale Italia tra il semaforo di via Vital e l’intersezione con via San Giuseppe.
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