Bordin-Miotto, confronto pubblico con artigiani e commercianti per indicare le priorità della nuova amministrazione comunale

Toni pacati e ascolto reciproco sono stati i tratti principali del confronto tra i candidati sindaci di Montebelluna Adalberto Bordin (centrodestra) e Loreno Miotto (centrosinistra). L’incontro di martedì 21 settembre nell’auditorium della Biblioteca comunale è stato promosso da Confartigianato e Ascom-Confcommercio.

Sul tema della tassazione locale e consortile (rifiuti, acqua) per Miotto è necessaria una revisione, “ad esempio per quanto riguarda la gestione di Contarina, con cui è stato chiesto più volte un incontro”. Secondo Bordin, la fiscalità è un sistema di vasi comunicanti: “sarebbe facile promettere un taglio, ma bisogna trovare un equilibrio, anche considerando le spese che sono meno visibili, come lo smaltimento”.

Particolare interesse, anche da parte dei promotori della serata, ha suscitato la presenza e l’utilizzo della Superstrada Pedemontana Veneta e la prossima costruzione di Montello Hill, il centro commerciale a ridosso del casello.

“Ricordo – precisa Bordin – che quest’area si poteva fermare con due varianti urbanistiche nel 2003 e nel 2009. Siamo riusciti a limitare l’espansione massima da 50mila a 25mila metri quadrati, riqualificando il centro e pedonalizzando la piazza. La Superstrada è un’opportunità irripetibile, che va colta; quando sarà completa darà grandi soddisfazioni a Montebelluna”.

Miotto ha evidenziato come l’arteria nasca già vecchia e che sia presto per vederne gli effetti sul territorio. “Va fatta una seria valutazione sul suo impatto e sono necessarie delle agevolazioni per chi la usa spesso; cambia l’assetto di tutto il Nordest e anche degli insediamenti commerciali. Secondo molti esperti non sono più attrattivi; quel luogo deve trovare un senso ed è la Regione che deve limitare queste realtà, rendendole compatibili con il tessuto attuale”.

Dall’operazione immobiliare arriverà comunque un milione e mezzo di euro che per Miotto devono servire per fare diventare Montebelluna bella e attraente. “Le piazze devono tornare ad essere i centri vitali della città; ci vuole attenzione alle persone, soprattutto anziane, ad esempio con l’esperienza del cohousing”. Bordin ricorda la trasformazione di piazza Negrelli e la sistemazione della pavimentazione del centro. “Molti edifici in degrado sono di proprietà privata e il Comune può fare solo da coordinamento; e non dobbiamo dimenticare le frazioni”.

Alcune zone della città, come la centralissima via Silvio Pellico, hanno le serrande delle vetrine in gran parte abbassate. “Dialogheremo con le associazioni di categoria – promette Bordin – per trovare agevolazioni che possano aiutare l’apertura di nuove attività in quella strada, ma anche in altre che non siano necessariamente in centro città”.

Anche Miotto ritiene necessario un tavolo di confronto “per mettere insieme le competenze di tutti gli attori coinvolti. E’ un dovere fare ripartire anche con degli incentivi il piccolo commercio, con i giovani e le donne: significa seguire le linee di Agenda 2030”.

Per quanto riguarda le politiche giovanili, Miotto ha sottolineato l’urgenza dell’aggregazione. “Un’amministrazione pubblica non può stare ferma di fronte a situazioni in cui si tende, anche a causa del Covid, all’isolamento sempre più frequente, con casi crescenti di anoressia”. Bordin ha voluto ringraziare le parrocchie e le società sportive che svolgono un fondamentale ruolo sociale. “A Montebelluna sono aumentati i casi di trattamento sanitario obbligatorio in età sempre più bassa: ci sono programmi, come Radar e Azienda Aperta, che stimolano i giovani a mettersi in contatto con il mondo del lavoro”.

La celere erogazione dei servizi e l’omogenea applicazione delle normative in Comuni contermini è, secondo Bordin “in parte già realtà, ad esempio col progetto Sisus, per quanto riguarda il trasporto pubblico”. Miotto sottolinea che alcuni temi trasversali sono per loro natura sovracomunali. “Ci sono questioni come la Pedemontana, il turismo, il legame con Asolo, la progettualità condivisa: mancano ad esempio le indicazioni stradali o caricate su app che evidenzino le ricchezze culturali del nostro territorio. Dobbiamo puntare ad eventi forti (musicali, fieristici, gastronomici, sportivi) che siano attrattivi”.

Bordin evidenzia la scarsa conoscenza che spesso si ha del territorio, anche tra i residenti. “Ma abbiamo messo in piedi esperienze come la Destination Management Community del Montello, arriverà il nuovo teatro e avremo fra cinque anni le Olimpiadi invernali a pochi passi da noi, che siamo la patria degli scarponi da sci”.

A proposito di sicurezza e videosorveglianza, Bordin ha ricordato che “la Polizia locale si è caricata della rilevazione di tutti gli incidenti stradali, liberando forze e tempo per i Carabinieri. Grazie a questo siamo intervenuti su molti episodi di microcriminalità”. Miotto ha ribadito di “credere innanzitutto nel controllo di vicinato e nella collaborazione dei cittadini; nel Comune purtroppo ci sono zone ancora scoperte e prive di telecamere”.

Per Roberto De Lorenzo, presidente di Ascom-Confcommercio Montebelluna, “il confronto è stato più che positivo, perché entrambi i candidati si sono dimostrati molto sensibili a questa iniziativa, esponendosi e dando le risposte che ci aspettavamo”.

A Bordin e Miotto è stato consegnato un documento congiunto, frutto dell’indagine svolta tra un centinaio di artigiani e negozianti. “Ci torneremo punto su punto nel corso della legislatura – aggiunge Fausto Bosa, presidente di Confartigianato Imprese Asolo-Montebelluna – dove saremo più incalzanti. Ci stanno a cuore l’orientamento scolastico, le infrastrutture stradali, la revisione dei costi per lo smaltimento dei rifiuti e, indirettamente, anche il turismo”.

(Foto e video: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
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