La campagna elettorale a Montebelluna può avere inizio. Nella giornata di ieri si sono risolti gli ultimi dubbi relativi agli assetti nella compagine di centrodestra: Giovanni Mondin (in foto con Lucrezia Favaro e Claudio Borgia) entra in Fratelli d’Italia, mentre Debora Varaschin (Forza Italia) sarà presente con alcuni azzurri nella lista civica del candidato a sindaco della Lega Adalberto Bordin.
Le premesse, nel centrodestra, facevano pensare a uno “spezzatino” di liste collegate o addirittura in contrapposizione. Invece saranno solamente tre (Lega, Fdi e lista civica), tutte collegate per sostenere Bordin sindaco.
A poco più di un mese dalle elezioni, forse anche a causa della “tregua” estiva, l’agone politico appare al momento ancora piuttosto freddo, quasi sottotono. Vedremo nei prossimi giorni se la battaglia per la successione a Favero-Severin si accenderà o meno.
Dunque, Giovanni Mondin, presidente del Comitato civico di Busta, già capogruppo degli Alpini, ha sciolto le riserve. Anziché correre come candidato sindaco con una propria lista civica, ha scelto di candidarsi nella lista di Fratelli d’Italia, “condividendone valori e progettualità”.
Tra i più stimati rappresentanti delle penne nere, Mondin non ha mai nascosto il suo orientamento di centrodestra.
Il suo impegno al servizio della comunità e la sua propensione all’impegno civico, per rappresentare le voci dei cittadini anche in Consiglio comunale, era già emersa da tempo: “Alla fine del 2019 era circolata la notizia di una mia possibile candidatura a sindaco – commenta Mondin – e avevo ricevuto attestazioni di supporto da molti montebellunesi. Ci ho pensato a lungo, ma ho poi deciso di partire dal basso e di provare a candidarmi in Consiglio comunale”.
“Dopo aver lasciato l’incarico di capogruppo degli Alpini alla scadenza naturale del mandato nel 2020 – prosegue Giovanni Mondin -, assieme all’amico Dino Bottin cominciammo a pensare a una lista civica che mettesse le persone al centro e portasse il proprio contributo. Purtroppo, in questi mesi, questa possibilità è svanita perché non ci sono state le condizioni. Ho pensato quindi fosse opportuno fare un passo indietro anche perché avevo smarrito l’entusiasmo degli inizi per gli atteggiamenti e i comportamenti di alcune persone. Il corteggiamento serrato però dell’assessore Borgia, le parole di stima del coordinatore regionale Luca De Carlo, che ho sentito in più di un’occasione, e l’avvicinamento ai valori e alle idee di Fratelli d’Italia mi hanno fatto cambiare idea. Per questo ho deciso di scendere in campo con i patrioti di Montebelluna”.
Dino Bottin, dal canto suo, aveva invece scelto un’altra strada, quella che lo portava verso la lista di Forza Italia rappresentata da Debora Varaschin. Lungo il percorso le cose si sono complicate e, proprio ieri, è arrivata da parte dell’assessore alla cultura uscente, la decisione di confluire nella lista civica del candidato a sindaco.
“Siamo partiti – spiega Varaschin – per correre a sostegno del candidato del centrodestra come Forza Italia insieme a una lista civica, Montebelluna 21.31. Nel logo dovevano comparire entrambi i simboli, politico e civico, ma questo non è stato possibile per accordi pregressi tra le altre forze politiche, accordi che prevedevano solo una lista civica nella compagine a sostegno del candidato sindaco. Così abbiamo provato a riunire le forze civiche ipotizzando di correre sotto il cappello di Forza Italia, ma nonostante la volontà di lasciare spazio e indipendenza alle persone che aderivano al progetto, gran parte di queste hanno preferito non aderire, ritirando la loro candidatura. Capisco la loro decisione, per una persona che non fa politica, ma vuole solo mettersi in gioco per la città, non è semplice accettare di correre sotto il simbolo di un partito. Capendo le ragioni, a malincuore abbiamo accettato le loro decisioni”.
“Questo – prosegue la leader cittadina di Forza Italia – ha dato evidenza dei limiti di tempo e di numeri che con le defezioni avevamo. Inoltre il periodo di ferie non ha contribuito positivamente a una nuova campagna acquisti. Anche la valutazione sulla comunicazione, già fuori da tempo, partita tutta senza il nostro simbolo, ha dato evidenza di un risultato non ottimale per poter avere rappresentanza nel prossimo Consiglio comunale. Così, insieme al gruppo di Forza Italia Montebelluna e delle parti civiche, si è convenuto che la cosa migliore fosse quella di correre all’interno della civica del candidato sindaco, consentendo così di ottimizzare risorse e voti. Il candidato sindaco ha valutato positivamente la nostra decisione, accogliendo dei nomi nella lista”.
Sulle schede elettorali non comparirà dunque il simbolo del partito: “Mi dispiace molto che non ci sia una lista di Forza Italia e di quella parte civica che da mesi lavorava per le elezioni – ammette Varaschin -, ancora qualche giorno di tempo e saremmo riusciti a trovare altre persone per la lista, ma non potevamo rischiare di rimanere fuori dalla corsa per mancanza di tempo sia per completare la lista, che per espletare tutti gli adempimenti burocratici del caso” .
(Foto: Fratelli d’Italia).
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