Revine Lago, il sindaco Magagnin sullo stop al Presepio vivente: “Il Comitato ha fatto bene, ma non siamo un paese di no vax”

L’annullamento dell’edizione 2021 del Presepio vivente a Revine Lago, decisione presa alla luce della pandemia e del possibile rischio contagi tra i figuranti non tutti vaccinati (vedi articolo), ha fatto molto parlare di sé negli ultimi giorni, finendo anche all’attenzione delle cronache nazionali (vedi articolo). E sulla decisione interviene ora il sindaco Massimo Magagnin. 

“Rispetto e condivido in pieno la scelta del Comitato Sacre Rappresentazioni di non dare avvio alla rappresentazione del Presepio vivente perché troppo rischiosa a priori, anche alla luce della nuova ondata della pandemia con i contagi aumentati negli ultimi giorni – afferma il primo cittadino – La condivido anche perché i luoghi in cui le comparse si vestono e si truccano sono stanze grandi come quelle di una casa o poco più. Non è dunque il caso di riunire decine di persone in spazi così ristretti. Ovviamente dispiace per la scelta, perché questo è il secondo anno consecutivo in cui non si dà avvio a uno degli eventi più importanti del nostro paese e conosciuto anche fuori“.

Il Comitato aveva inoltre evidenziato come tra i figuranti ci siano persone anche non vaccinate. A riguardo il sindaco chiarisce: “Non siamo un paese di no vax. A Revine Lago otto cittadini su dieci sono vaccinati. L’ultimo bollettino inviato dall’Ulss 2 oggi, lunedì, dice che nel nostro Comune l’81% della popolazione è vaccinata. E la media provinciale è di due punti più alta, 83%“.

Anche a Revine Lago negli ultimi giorni la curva dei contagi ha ripreso a salire: “A stamane, lunedì, i positivi nel nostro Comune erano 12, di cui uno ricoverato in ospedale, fortunatamente non in terapia intensiva” conclude Magagnin.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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