Grande affluenza al Vax day di Santa Lucia di Piave ieri, sabato 18 dicembre, al centro sociale “G. A. Messina”. I numeri sono stati commentati positivamente dal direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi, perché “danno un segnale forte per far capire a tutti, anche a colleghi che lo sconsigliano, che vaccinarsi è importante”.
Il riferimento al sindaco e medico di famiglia Riccardo Szumski aveva preso contorni più definiti: “Avevamo chiesto aiuto anche a lui per questa giornata – aveva detto ieri il direttore generale -, mi dispiace molto che non abbia accettato” (qui il link al nostro servizio).
Non si è fatta attendere la risposta del dottor Szumski, che in una nota spiega le motivazioni del suo rifiuto in relazione al rammarico espresso dal direttore generale per non essere stato medico vaccinatore al Vax day. Prima di tutto Szumski ha ricordato di aver collaborato all’iniziativa in qualità di sindaco ma “non posso non fare presente che mi è sempre stato insegnato che l’anamnesi di un paziente è un’operazione da farsi in maniera minuziosa in modo di raccogliere puntualmente il maggior numero di informazioni possibili al fine di inquadrare al meglio la situazione del soggetto da indagare, a sua tutela”.
Il medico ha quindi ritenuto “impossibile raccogliere in cinque ore, in maniera adeguata, le informazioni di centinaia di persone che, tra l’altro, sarebbero state, nella maggior parte, a me sconosciute medicalmente parlando”.
“Se altri si assumono tale responsabilità non credo sia corretto criticarmi per questo. Non basta infatti barrare delle caselle di un generico questionario precompilato per considerarla un’anamnesi tesa a tutelare il singolo individuo piuttosto che solo un formale rispetto di una norma del consenso informato” ha concluso Szumski, esplicitando ancora una volta la sua posizione in merito alla gestione del Covid.
(Foto: archivio Qdpnews.it)
#Qdpnews.it
