CombinAzioni Festival, edizione 2020, si farà. “E’ una decisione che vuol essere un messaggio di speranza e di impegno in tempi quanto mai incerti”.
Ermes Pozzobon, presidente dell’Associazione Levi Alumni e anima della manifestazione annuncia con il suo proverbiale entusiasmo che la pandemia non ha fermato la sesta edizione di uno degli eventi culturali montebellunesi più attesi dell’anno.
“Avevamo iniziato con l’organizzazione ancor prima del lockdown – spiega Ermes Pozzobon -, restava da decidere se e come andare avanti. La situazione fortunatamente è migliorata e noi ci siamo ritrovati pronti. Più che mai c’è il bisogno di condividere esperienze di comunità collettive e, nel nostro piccolo, vogliamo dare anche un piccolo contributo alla ripresa di alcune attività. Artisti e tecnici che partecipano al Festival vengono retribuiti e, per quanto poco, potremo dare una mano ai riferimenti commerciali della nostra zona”.
“La categoria degli artisti e delle maestranze dello spettacolo infatti è tra le più colpite dalle conseguenze economiche del lockdown – sottolinea -. Proporre teatro, musica, cinema e danza dal vivo nel 2020 significa puntare le luci del palcoscenico su questi lavoratori, sostenendo il fondamentale ruolo degli artisti nella società e il sistema economico che ruota intorno al mondo dello spettacolo. Se le cose dovessero cambiare, potremo cancellare la manifestazione o prevederne una formula online”.
“Rispetto ad altre manifestazioni, come il Palio – conclude Pozzobon – siamo certamente avvantaggiati. Per loro l’affluenza è enormemente maggiore e l’organizzazione è più complessa, la nostra è rischiosa ma molto più gestibile, prevedendo eventi all’aperto e obblighi di prenotazione, con partecipazione di massimo 100-200 persone. Condividendo con gli attori istituzionali, culturali ed economici del territorio il desiderio di ripartire, e facendo tesoro di quello che abbiamo vissuto negli ultimi mesi, CombinAzioni ci sarà anche quest’anno. Per creare queste esperienze di comunità, per farne vivere le persone e i luoghi”.
Così dal 18 al 27 settembre, vedrà la luce la sesta edizione del festival, presente anche quest’anno nei comuni di Montebelluna, Trevignano e Volpago del Montello. Gli eventi previsti si svolgeranno nel rispetto dei protocolli di sicurezza anti-Covid, privilegiando i luoghi all’aperto e chiedendo al pubblico di prenotare la propria partecipazione.
La manifestazione, nata in seno a Levi Alumni, da quest’anno è organizzata dall’associazione CombinAzioni, costituita di recente come spin-off dell’associazione degli ex-studenti del Liceo Levi proprio per dedicarsi al festival e con il fine di creare inneschi culturali per rendere la comunità consapevole delle sfide del mondo attuale.
Sotto il titolo “Che fine ha fatto il futuro?”, l’edizione 2020 vorrà essere un momento in cui, citando l’antropologo indiano Arjun Appadurai che è stato di ispirazione nella costruzione del palinsesto, “chiunque abbia capacità di sperare e sognare o immaginare un futuro ha diritto di accesso”.
La parola “futuro” sembra essere sparita dal vocabolario del 2020: sono crollati i punti di riferimento, mancano visioni e prospettive. L’arrivo della pandemia può però rappresentare un’occasione per ripensare in maniera radicale al futuro, a un futuro diverso e possibilmente migliore.
Con il consueto approccio trasversale e grazie a una rete regionale di partner tra cui Comuni, scuole, imprese ed enti del terzo settore, il festival mira quindi a coltivare e condividere nuove immagini di futuro, insieme con tante voci di professori e giornalisti, ma anche con artisti che spazieranno dalla danza al teatro, dalla musica al cinema.
(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: CombinAzioni Festival).
#Qdpnews.it