2 agosto 2014: una data destinata a cambiare la storia di tante persone e a segnare una pagina buia nel passato di Refrontolo.
Avrebbe dovuto essere una serata di festa, la “Festa dei Omi” (“Festa degli uomini”) come vuole la tradizione, per la quale era stata organizzata una cena negli spazi esterni del Molinetto della Croda, il luogo più rappresentativo di Refrontolo.
Complice il clima di rilassatezza del periodo estivo, quella sera la convivialità avrebbe dovuto farla da padrona. Ma le cose, purtroppo, non andarono secondo i piani.
La pioggia abbattutasi sul territorio alzò i livelli d’acqua del torrente Lierza, facendolo esondare e mutare veste: da elemento essenziale della cornice bucolica del luogo divenne una vera insidia per chi si trovava in zona in quel momento.
La forza del corso d’acqua spazzò via tutto, compresa la struttura allestita per la festa, travolta dal fango e dall’acqua. Una festa mutata in tragedia, in cui persero la vita quattro persone: Maurizio Lot, Giannino Breda, Luciano Stella e Fabrizio Bortolin.
L’esondazione richiese una massiccia macchina dei soccorsi, tra Forze dell’Ordine, sanitari, gruppi di volontariato e di Protezione civile, oltre a residenti del luogo, impegnati a dare il proprio aiuto a chi ne avesse avuto bisogno.
Una vicenda di cui tutta la stampa nazionale parlò e alla quale seguirono per anni gli strascichi in tribunale, conclusisi poi con l’assoluzione dei quattro imputati.
Negli anni, intanto, fino a oggi c’è stata una certa attenzione nel monitorare e manutentare l’area del Molinetto della Croda, anche con il posizionamento di un sistema di pluviografi, in grado di allertare, in maniera tempestiva, i residenti e le persone in zona, nel caso di un aumento improvviso dei livelli d’acqua del torrente.
Oggi, a distanza di 9 anni, continua a rimanere indelebile il ricordo di quei momenti, specialmente nella memoria della comunità di Refrontolo. Sono ancora poche le parole scelte per rievocare quei fatti, che verranno ricordati, assieme alle loro vittime, con la Santa Messa di domenica 6 agosto alle 10, nella chiesa parrocchiale del paese.
A dare voce ai sentimenti della comunità, in questa giornata della memoria, è stato il sindaco di Refrontolo, Mauro Canal: “Rimane ancora vivo il ricordo per questa tragedia, che ci ha segnati – ha affermato il primo cittadino -. Ogni volta che si ripercorrono quei luoghi, si pensa anche a quanto successo: moralmente siamo vicini alle famiglie che hanno perso una persona cara quella sera”.
Canal ha speso anche una riflessione sugli eventi climatici, a cui stiamo assistendo in questo periodo: “Quel fatto è stato l’inizio di un’evoluzione dell’aspetto climatico: da lì in poi abbiamo notato come si siano verificati, in diverse zone e con varia frequenza, eventi improvvisi e importanti, che prima non si vedevano – ha proseguito -. Prima non avevamo mai visto situazioni così devastanti e ora le vediamo con maggior frequenza: basti pensare al maltempo della scorsa settimana”.
“La realtà è che il clima è cambiato e le persone hanno raggiunto una maggiore consapevolezza sull’aspetto climatico – ha aggiunto – Quella data è stata ‘un punto zero’, anche in questo senso”.
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