Delegazione di Canale d’Agordo in prima fila all’udienza generale stringe la mano a Papa Francesco: “Il nostro grazie per la beatificazione di Albino Luciani”

Delegazione di Canale d’Agordo in prima fila all’udienza generale stringe la mano a Papa Francesco
Delegazione di Canale d’Agordo in prima fila all’udienza generale stringe la mano a Papa Francesco

C’erano quattro rappresentanti di Canale d’Agordo, paese natale di Albino Luciani, all’udienza generale con Papa Francesco nella mattina di ieri, mercoledì 19 aprile, in Piazza San Pietro: seduti in prima fila, il sindaco Flavio Colcergnan, il vicesindaco Massimo Murer, l’assessore Marilisa Luchetta e il direttore del Musal – Museo Albino Luciani – Loris Serafini.

Al termine dell’incontro con i fedeli è avvenuta la stretta di mano con Papa Francesco: così la delegazione del paese di Luciani, già vescovo di Vittorio Veneto e patriarca di Venezia, beato dal 4 settembre 2022, ha consegnato in dono al pontefice, in segno di riconoscenza, un’opera di Franco Murer, noto artista di Falcade, nonché autore dell’urna che ha contenuto la reliquia-scritto di Luciani nel giorno della beatificazione.

È il nostro grazie per la beatificazione di Albino Luciani” – hanno commentato i rappresentanti della delegazione, a pochi minuti dalla conclusione dell’udienza.

Piazza San Pietro e quella data del 4 settembre, con la salita agli onori degli altari di Albino Luciani, resteranno per sempre custoditi nella memoria grata di Canale d’Agordo e delle diocesi di Belluno – Feltre, Vittorio Veneto e Venezia: un’emozione ancora difficile da descrivere per i tanti che parteciparono alla cerimonia in Piazza San Pietro, quando Francesco ne ammirò il ritratto di “Chiesa con il volto lieto, e sorridente”, messa preceduta dalla Veglia di preghiera nella Basilica di San Giovanni in Laterano.

E non si è ancora sopita l’eco della giornata di studi intitolata “I sei ‘vogliamo’”, svoltasi sempre a Roma il 13 maggio 2022 alla Pontificia Università Gregoriana, che vide allievo lo stesso Luciani, su iniziativa della Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I.

Va anche detto che già prima della beatificazione Canale d’Agordo era meta amata dei pellegrinaggi: ancora oggi sono tanti coloro che sostano in preghiera nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista e poi si recano in visita al Musal, dove sono custodite varie memorie di Luciani, e alla Casa natale, acquistata e donata alla Diocesi di Vittorio Veneto dal cardinale Beniamino Stella e inaugurata dopo i lavori di restauro il 23 aprile 2022.

La comunità bellunese nell’estate scorsa ha ospitato anche la visita del Segretario della Santa Sede cardinale Pietro Parolin, che elogiò Luciani come “modello di vita, un vero Pastore ricco di umanità, sorriso e umiltà”.

La tappa della beatificazione arrivò con grande soddisfazione e gioia dopo un iter che richiese un lavoro minuzioso di 19 anni: il processo, che ebbe impulso dalla Chiesa brasiliana arrivando fino all’Argentina, ha avuto un incedere lento, fino alla meta conclusiva, a 44 anni della morte di Luciani, avvenuta nel 1978, nella memoria collettiva “l’anno dei tre Papi”.

In occasione della conferenza stampa di presentazione della beatificazione, il cardinale Beniamino Stella, postulatore, sottolineò che la causa non era stata “né più lunga di altre, né più breve e agevolata di altre”, ma “una ricerca senza sconti: accurata, coscienziosa, scrupolosa, condotta con metodo storico-critico, sulla base di una seria investigazione delle fonti archivistiche, di una mirata ricerca bibliografica e di un ricco panorama testimoniale”.

(Foto: Museo Albino Luciani – Canale d’Agordo).
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