A Venezia mentre incontra e parla da vicino con i giovani e i fedeli del Nordest; a Trieste, mentre cita il Beato Giuseppe Toniolo e si rivolge ai partecipanti della Settimana sociale dei Cattolici in Italia, invocando democrazia e partecipazione; in Piazza San Pietro, mentre proclama Beato il suo predecessore Giovanni Paolo I, Albino Luciani, sacerdote bellunese, già vescovo di Vittorio Veneto e poi patriarca di Venezia.
Il Nordest ricorderà così Papa Francesco. In queste ore di grande dolore e profonda preghiera, i fedeli del territorio stanno rivolgendo pensieri di gratitudine e riconoscenza a Bergoglio, che di recente aveva visitato il Triveneto e durante il suo pontificato ha elevato agli onori degli altari Giovanni Paolo I, il “Papa del sorriso”, spirato nel 1978, a trentatré giorni dalla sua elezione.
Il suo intervento al Giubileo della Comunicazione
Qdpnews.it – Quotidiano del Piave era presente a una delle più recenti apparizioni pubbliche di Francesco, in Aula Paolo VI in Vaticano all’incontro del Giubileo del mondo della comunicazione, primo grande evento dell’Anno Santo 2025.


Visibilmente affaticato, decise di non leggere il suo intervento, e si rivolse ai 5000 giornalisti e operatori dei media – provenienti da 138 Paesi diversi – parlando a braccio: “Comunicare è uscire un po’ da sé stessi per dare del mio all’altro – disse -. E la comunicazione non solo è l’uscita, ma anche l’incontro con l’altro. Saper comunicare è una grande saggezza”.
Le tre visite in Triveneto nel 2024
Lo scorso anno Francesco arrivò tre volte in Triveneto. Il 28 aprile visitò Venezia, che definì una “terra che fa fratelli” per la sua storica identità basata sulla fraternità e sull’accoglienza dell’altro e del diverso. Erano 10mila le persone presenti in Piazza San Marco per la messa.


Nel capoluogo lagunare, dopo l’incontro con le detenute nel carcere femminile della Giudecca, rivolse un memorabile discorso ai giovani – presente una delegazione anche della diocesi di Vittorio Veneto –, incoraggiandoli a mettersi in gioco, ad andare controcorrente, a lasciare da parte il cellulare e “il profilo digitale” per riprendere in mano il Vangelo, custodendo la bellezza e le fragilità di ciascuno.
A maggio Francesco partecipò all’evento “Arena di Pace 2024” a Verona sui temi di pace e disarmo, ecologia integrale, migrazioni, lavoro, democrazia e diritti, stili di vita, e poi condivise il pranzo con i detenuti della Casa circondariale di Montorio, prima di presiedere la messa allo Stadio Bentegodi.
Infine, a luglio si recò a Trieste per chiudere la 50esima Settimana Sociale dei Cattolici in Italia, l’appuntamento della CEI a cadenza pluriennale per approfondire e rilanciare il messaggio sociale cristiano e guidare l’azione dei credenti nelle varie categorie del mondo del lavoro. Un evento particolarmente caro per il territorio e per la diocesi di Vittorio Veneto, dato che le Settimane Sociali dei Cattolici italiani nacquero nel 1907 per iniziativa del Beato Giuseppe Toniolo – che lo stesso Francesco menzionò -, economista trevigiano le cui spoglie mortali riposano nel Duomo di Pieve di Soligo.
La beatificazione di Papa Albino Luciani e di padre Cosma Spessotto nel 2022
Per le diocesi di Vittorio Veneto, Belluno – Feltre e Venezia e di tutto il Triveneto rimarrà indimenticabile la cerimonia di beatificazione di Albino Luciani presieduta proprio da Bergoglio, il 4 settembre 2022 in Piazza San Pietro.
“Luciani ha vissuto nella gioia del Vangelo, senza compromessi – affermò in quell’occasione parlando di Giovanni Paolo I -. È stato pastore mite e umile. Considerava se stesso come la polvere su cui Dio si era degnato di scrivere. Con il sorriso, Papa Luciani è riuscito a trasmettere la bontà del Signore. È bella una Chiesa con il volto lieto, sereno, sorridente”.


Questa la formula di rito pronunciata dal Pontefice in quella mattinata, proclamando Luciani beato: “Noi, accogliendo il desiderio del Nostro Fratello Renato Marangoni, vescovo di Belluno-Feltre, di molti altri Fratelli nell’episcopato e di molti fedeli, dopo aver avuto il parere del dicastero delle Cause dei Santi, con la nostra Autorità apostolica concediamo che il venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo I, papa, d’ora in poi sia chiamato Beato e che sia celebrato ogni anno nei luoghi e secondo le regole stabilite dal diritto, il 26 agosto”. Poco prima il postulatore della causa, il cardinale pievigino Beniamino Stella, aveva letto una breve biografia di Giovanni Paolo I.
Il 22 gennaio dello stesso anno un’altra grande gioia per la Diocesi di Vittorio Veneto, con la beatificazione a San Salvador di padre Cosma Spessotto, nativo di Mansuè e primo martire della storia della Chiesa di San Tiziano: “Il suo eroico esempio – disse Bergoglio nell’Angelus di quella domenica in Piazza San Pietro – susciti in tutti il desiderio di essere coraggiosi operatori di fraternità e di pace”.
L’incontro con i giovani alla GMG di Lisbona nel 2023
“Brillare, ascoltare e non temere”: tre verbi che Papa Francesco consegnò ai cuori dei quasi due milioni di giovaniche parteciparono alla Giornata mondiale della Gioventù a Lisbona nell’agosto 2023.


Un alto numero di ragazzi anche dal Triveneto raggiunse – con l’aereo o con il pullman – la capitale portoghese per una straordinaria esperienza di condivisione, fraternità e fede e per l’incontro con il pontefice alla Via Crucis, alla veglia sotto le stelle e alla messa finale.
(Autrice: Beatrice Zabotti)
(Foto: archivio Qdpnews.it)
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